Da oggi anche in Toscana riapre (quasi) tutto: dai bar ai ristoranti, dai negozi ai centri commerciali, dai parrucchieri ai centri estetici, dai musei alle biblioteche, dagli uffici pubblici agli stabilimenti balneari fino alle funzioni religiose. Il 25 maggio riapriranno palestre, piscine e centri sportivi, il 15 giugno toccherà a cinema, teatri e centri estivi e attività per bambini. Lo stabilisce l’ultima ordinanza regionale, che si adegua alle disposizioni del Decreto Legge del 16 maggio, del Dpcm del 17 maggio e dei protocolli di sicurezza ad esso allegati ed elimina le restrizioni alla circolazione delle persone in ambito regionale.
È possibile quindi rivedere gli amici e uscire di casa senza autocertificazione, mentre dal 3 giugno ci si potrà muovere in tutta Italia e da e verso i Paesi dell’Unione Europea senza l’obbligo dei 14 giorni in quarantena. È consentito inoltre il rientro presso il proprio domicilio, abitazione, residenza in Toscana solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Non è quindi permesso il rientro in Toscana verso le seconde case utilizzate per vacanze. Fino al 24 maggio è consentito lo svolgimento delle attività sportive in forma individuale, compresi il tennis e il golf, anche in impianti pubblici o privati e all’interno di strutture e circoli sportivi, se svolte in spazi all’aperto, che consentano nello svolgimento dell’attività il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 2 metri. Resta sospesa fino al 24 maggio ogni altra attività collegata all’utilizzo delle strutture, compreso l’utilizzo di spogliatoi, palestre, piscine, luoghi di socializzazione.
Dopo l’accordo tra Regioni e Governo le attività economiche, produttive e sociali potranno riaprire da oggi anche in Toscana, ma nel rispetto dei protocolli e delle linee guida predisposti nei vari settori per ridurre il rischio di contagio: la non osservanza comporterà “la sospensione dell’attività economica e produttiva fino al ripristino delle condizioni di sicurezza” e sanzioni che possono variare da un minimo di 400 euro fino a un massimo di 3.000 euro, come da disposizioni nazionali. Rimangono invece vietati fino al 2 giugno compreso gli spostamenti con mezzi di trasporto pubblici e privati verso altre regioni così come quelli da e per Paesi esteri, tranne che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.
Restano in vigore i seguenti obblighi:
- continua a valere l’obbligo di isolamento domiciliare o in albergo sanitario per le persone risultate positive al Coronavirus o per i loro contatti stretti, se deciso dalle autorità sanitarie;
- continuano a essere vietati gli assembramenti di persone in spazi chiusi e aperti, sia pubblici che privati aperti al pubblico; viene pertanto confermata la distanza interpersonale minima di almeno un metro, salvo che per lo svolgimento delle attività sportive, raccomandando tuttavia per una migliore tutela della salute propria e della collettività, in presenza di più persone, di adottare un distanziamento interpersonale di almeno 1,80 m;
- uso della mascherina obbligatorio in spazi chiusi, pubblici e privati aperti al pubblico, oltre che nei mezzi di trasporto pubblico locale, nei servizi non di linea taxi e noleggio con conducente.
- utilizzo obbligatorio della mascherina, in spazi aperti, pubblici o aperti al pubblico, nel caso non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale.
- L’uso della mascherina non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei sei anni, per i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e per le persone conviventi;
- i sindaci possono chiudere aree in cui non è possibile garantire il distanziamento sociale.