Vanno avanti i test sierologici a carico del servizio sanitario regionale, e dunque gratuiti per i cittadini, che la Toscana ha riservato in un primo momento a chi è in prima linea nell’emergenza Covid-19 (operatori sanitari, ospiti delle Rsa e residenze per disabili, volontari, farmacie, personale degli istituti penitenziari, forze dell’ordine e vigili del fuoco, per un totale di 140.000 kit) e che adesso grazie ad altri 240.000 kit si allargano a nuove categorie: Polizia municipale e provinciale; chi lavora negli esercizi commerciali e grandi strutture di vendita alimentare; addetti al trasporto delle merci; lavoratori di aziende pubbliche o private di smaltimento e raccolta dei rifiuti la cui attività implica il contatto con rifiuti potenzialmente infetti; dipendenti pubblici, dipendenti degli uffici postali, dipendenti dei servizi bancari, finanziari e assicurativi, lavoratori dei servizi a domicilio, lavoratori della editoria e della emittenza radiotelevisiva che sono in contatto con il pubblico; edicolanti e librai; operatori del trasporto pubblico locale ugualmente in contatto con il pubblico; tassisti; operatori delle imprese o agenzie di onoranze funebri; operatori della logistica la cui attività implica il contatto con il pubblico; il personale dei consolati a contatto con il pubblico; il personale dei porti e degli aeroporti, lavoratori del distretto cartario, in quanto distretto che ha sempre lavorato e che può essere dunque un caso pilota di valutazione per i successivi distretti industriali toscani.
A partire da domani queste categorie possono rivolgersi in forma volontaria ai 40 laboratori toscani accreditati per l’esecuzione degli esami (qui l’elenco completo), tra i quali due a Siena: il Centro Diagnostico Senese (0577 51026) e il Polo Ggb (0577 381312). I test sierologici sono utili a scoprire se una persona è entrata in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi. Dopodiché, in caso di esito dubbio o positivo, si procederà con il tampone per capire chi ha superato la malattia ed è immune e chi invece è asintomatico ma ancora potenzialmente contagioso. In caso di test dall’esito positivo o dubbio, nell’attesa del tampone orofaringeo che seguirà, ognuno dovrà adottare quelle misure di cautela e isolamento a tutela della salute propria e della collettività, informando dell’esito il proprio medico.
una domanda…..ma la categoria addetti alle pulizie ? Coloro che tutti i giorni puliscono uffici comunali banche ospedali e quant’altro non contano niente? Non sono a rischio?…..