Da domani in Toscana ristoranti e locali che somministrano alimenti potranno vendere cibo da asporto, previa ordinazione online o telefonica. Lo dispone l’ordinanza, la n. 41, del presidente Enrico Rossi. I locali che vendono il cibo dovranno garantire che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano solo per appuntamenti e dilazionati nel tempo. Questo per evitare sia assembramenti all’esterno sia all’interno del locale, dove sarà consentita la presenza di un cliente alla volta, che dovrà restarci il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento dei prodotti. Resta invece sospesa per i ristoranti ogni forma di consumo sul posto.
L’ordinanza conferma poi la possibilità di vendite di semi, piante, fiori ornamentali e piante in vaso anche negli esercizi commerciali specializzati (quanto stabilito nell’ordinanza n. 30) e la possibilità di vendere calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini che nei negozi che commercializzano esclusivamente calzature per bambini. È sempre consentito agli impianti di distribuzione di carburante funzionanti con la presenza del gestore di determinare liberamente l’orario del servizio e derogare a quanto previsto dall’articolo 96, comma 2, della legge regionale Toscana 62/2018 in ordine all’obbligo della presenza del gestore nelle fasce orarie di garanzia.
Si conferma anche che il 25 aprile e il 1 maggio tutti gli esercizi resteranno chiusi come previsto dall’ordinanza n. 37.