C’è chi li definisce gli “eroi dei nostri giorni”, subito dopo medici e infermieri. E come dargli torto. Parliamo dei commercianti, di tutto quell’universo che abbraccia farmacisti, salumieri, gestori di botteghe alimentari, tabaccai ed edicolanti, fornai e pasticceri. Certo, poi ci sono anche gli artigiani e gli operai, mai dimenticarlo. Ma i negozi ormai rappresentano l’unico momento di socialità, breve e a distanza, e l’ultimo baluardo di normalità di questi giorni difficili che riempiono il cuore di stranezza e paura. Che forza i commercianti. Mentre noi abbiamo paura anche a toccare una maniglia, loro sono lì, al bancone, alla cassa, in un laboratorio. Guanti sempre pronti e quelle mascherine che dovrebbero essergli garantite ma che non si trovano più nemmeno per (tutti) loro. Chissà cosa pensano durante queste le lunghe giornate, tra un resto al cliente, uno scaffale da riempire e un occhio a far entrare una persona per volta come se fossero dei buttafuori di una discoteca. Chissà cosa provano mentre i bollettini delle 18 sparano notizie mai rincuoranti, con gli appelli che si ripetono come un mantra di “stare a casa” ma che non sono rivolti a loro. Perché c’è sempre una serranda da alzare e poi da abbassare. Anche a Montalcino e nelle sue frazioni è così.
Per questo vogliamo applaudire ed abbracciare virtualmente tutti i commercianti. Ad iniziare da Gianni Rosini, gestore di un negozio di alimentari a Castelnuovo dell’Abate. In questo momento, e chissà ancora per quanto tempo, è l’unica attività aperta in questo bellissimo borgo di 200 anime. Quello di Rosini è un emporio molto fornito: dalle prelibatezze per il palato fino ai giornali e ai tabacchi. Questo negozio è diventato l’anima del paese ed è giusto ricordarselo, e sostenerlo, anche in futuro: perché se i paesi si svuotano di tutto poi quando arrivano le emergenze non rimane che l’isolamento totale. Teniamolo sempre in mente il ruolo sociale di assoluta importanza che hanno i piccoli negozi in una popolazione con una età sempre più avanzata. “Siamo preoccupati, anche io lo sono - ci dice Rosini - bisogna stare attenti soprattutto alle fasce più sensibili come i bambini e gli anziani. Il paese non mi ha lasciato solo, adesso sono l’unico punto di riferimento, il “tuttofare”. Non resta che sperare nell’arrivo di giorni migliori”. A Gianni, e a tutti voi che ci servite in questi giorni che rimarranno indelebili, buon lavoro. E grazie ancora.