Un tentativo per porre freno agli affitti brevi, soprattutto tramite Airbnb. È questa l’intenzione di un emendamento al Milleproroghe presentato dal Partito Democratico alla Camera, che se approvato, riporta il Sole 24 Ore, permetterà ai Comuni italiani di consentire la locazione breve solo previo rilascio di una licenza, stabilendo anche un limite al numero delle licenze e alla durata degli affitti nell’anno solare, con attenzione particolare ai centri storici. L’affitto di più di tre stanze, anche in case diverse, per meno di 8 giorni, andrà considerato attività d’impresa e quindi servirà la partita Iva.
Impossibile non pensare a una mossa anti-Airbnb, il colosso americano che in Italia gestisce 459.000 appartamenti e che sta cambiando il mercato dell’affitto. È sempre più alto il numero di proprietari che, attratti da maggiori ricavi, si allontanano dai contratti tradizionali e si affidano a Airbnb e alla formula della locazione breve, creando un problema per chi cerca abitazioni stabili. Un tema di grande attualità in Toscana e anche a Montalcino, dove più di un alloggio su 10 viene affittato su Airbnb.
L’emendamento sarà votato probabilmente la prossima settimana, anche se Italia Viva ha già annunciato che voterà contro. “Una migliore regolamentazione non ha nulla a che vedere con maggiore burocrazia, con il blocco del mercato e con il freno ad un’attività che finora ha stimolato turismo e ha portato benefici a tutti”, ha scritto su Twitter Luigi Marattin, vicepresidente dei deputati del partito di Matteo Renzi.