Il marchio collettivo del distretto rurale di Montalcino entro giugno, per poi definire i disciplinari per ogni singolo prodotto, “premessa per dare la possibilità agli imprenditori di poterlo utilizzare”. Lo rivela il sindaco Silvio Franceschelli, al sito web Cronachedigusto.it, che spiega come il distretto rurale, riconosciuto dalla Regione Toscana, ha lo scopo di “valorizzare la filiera agroalimentare del territorio anche in un’ottica di sostenibilità ambientale”. Un progetto che potrebbe potenzialmente coinvolgere 350 aziende, tra le quali 2 caseifici, 3 frantoi, 25 produttori di miele, 3 di zafferano e uno di granaglie biologiche. Alla regia la Fondazione Territoriale del Brunello di Montalcino, che ha da poco eletto il nuovo CdA (con Remo Grassi presidente) e il Comitato Scientifico.
Un altro importante passo è la costituzione della cittadella agroalimentare di San Giovanni d’Asso, con tanto di istituto professionale agrario. “Il progetto esecutivo e stato approvato e avrà il finanziamento nel corso dell’anno - spiega Franceschelli - poi abbiamo messo a punto un progetto integrato di distretto costituito da privati e ammesso a finanziamento per 4 milioni a favore di 15 aziende private. Si tratta di varie realizzazioni: per esempio, la costruzione di un mulino e di un caseificio, di apparecchiature per l’essiccazione delle prugne e quant’altro”.