Partito con i favori del pronostico, il Montalcino non riesce a trovare quella continuità necessaria per recitare un ruolo di spicco in campionato. Parliamo di una squadra capace di trovare guizzi e sprazzi di gioco brillanti ma anche di incepparsi in partite anonime e non all’altezza di una rosa da molti considerata, se non la migliore, di sicuro tra le prime tre del campionato. D’altronde gli obiettivi e le ambizioni erano chiare e la società non si è mai nascosta. La Promozione sta stretta al Montalcino che per blasone, storia e investimenti vale un’Eccellenza. Eppure qualcosa sembra non funzionare, i meccanismi non sono fluidi, la squadra non carbura. Il passaggio di consegne in panchina, da Corbucci a De Masi, a livello di risultati non ha dato quel cambio di marcia sperato all’inizio. Eppure ci sono domeniche in cui sembra che la squadra possa svoltare, salvo, una settimana dopo, bloccarsi. La sconfitta di domenica scorsa, in casa contro l’Atletico Etruria penultimo in classifica, ne è la dimostrazione. E pensare che i tre punti, sulla carta, erano ampiamente alla portata e avrebbero permesso ai biancoverdi di portarsi a soli tre punti dalla zona playoff. Di confortante c’è comunque una classifica corta che con un filotto di vittorie consecutive permetterebbe ai ragazzi di De Masi di fare capolino nelle zone più nobili. Ma è la continuità che manca al Montalcino così come i gol. Solo 21 quelli realizzati per un reparto avanzato tecnicamente di un’altra categoria. Giocatori come Vasseur o Crocetti (con le attenuanti per Tony, autore di 6 reti, di essere stato condizionato da infortuni e per l’ex Siena di essere arrivato da poco) sono un lusso per la categoria ma il loro potenziale non è ancora stato espresso pienamente. E il “Soccorso Saloni”, che dovrebbe essere un valore aggiunto, ha visto festeggiare poche volte al 90° i tifosi montalcinesi. La zona playoff è lì, tutto è ancora in gioco. Ma servirà cambiare mentalità e tirare fuori la grinta per non far trasformare questa stagione in un’occasione persa e piena di rimpianti. La primavera sarà decisiva, i campionati spesso si decidono a marzo-aprile. Adesso serve ritrovare compattezza ed essere concentrati su un obiettivo non facile ma ancora possibile.
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dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024
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