La Regione Toscana ha comunicato che investirà oltre 3 milioni di euro per la stabilizzazione del progetto “Pronto Badante” per il biennio 2020-2021. Obiettivo, sostenere la famiglia nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell’anziano, fornire informazioni sui percorsi socio-assistenziali presenti sul territorio e un sostegno economico per l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una badante. Un’ idea interessante e che ha più di un aspetto positivo se non altro perché l’età media delle persone avanza e c’è bisogno di servizi del genere. Ma a Montalcino come sta andando? Abbiamo contattato la Cooperativa Zelig Sociale di Siena, referente territoriale per Montalcino, per saperne di più. “Non abbiamo ricevuto tantissime chiamate per Montalcino - spiega Paola Ceccherini - rispetto, ad esempio, ad altre zone. Quali sono i punti di forza del progetto? Sicuramente avere un punto di riferimento per la famiglia che si trova improvvisamente disorientata dalla situazione. A volte, poi, la presenza di psicologi e fisioterapisti è di grande aiuto. Certo, trovare il personale, le Oss, anche per noi non è facile”. Soprattutto per un territorio vasto come quello di Montalcino. Se i numeri sono scarsi, le ragioni, ipotizziamo, possono essere molteplici: intanto parliamo di un territorio, il nostro, benestante e non è da escludere che le famiglie privilegiano soluzioni alternative più dispendiose come può essere una badante h24. E poi il progetto “Pronto Badante”, come scritto prima, funziona particolarmente per la prima fase di fragilità dell’anziano. Quando la situazione diventa critica le cose cambiano, anche perché l’assistenza non può essere quotidiana. E poi in molti non conoscono questa opportunità. Rimane comunque da apprezzare il progetto della Regione Toscana che ha deciso di aumentare il proprio investimento dai 2,9 milioni del 2019-20, ai 3,3 del 2020-21 forte anche dei risultati, citati in una nota stampa, del periodo sperimentale da marzo 2016 a marzo 2019 con oltre 56.000 telefonate arrivate al Numero Verde, più di 19.000 visite effettuate a casa dell’anziano e oltre 13.600 libretti famiglia/buoni lavoro erogati.
Focus - Il progetto “Pronto Badante”: i punti chiave
- Sostegno alle persone anziane fragili e alla loro famiglia quando il disagio si manifesta nelle prime fasi del bisogno, in modo che possano contare su un aiuto concreto per reperire informazioni e assistenza. Un aiuto che si concretizza nella visita, entro massimo 48 ore, di un operatore autorizzato presso la residenza dell’anziano.
- Rafforzamento del modello di “presa in carico domiciliare” rivolto all’anziano in stato di difficoltà, per il supporto alla famiglia con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo, per contrastare la solitudine delle persone anziane fragili e promuovere la socializzazione e l’integrazione sociale attraverso un welfare domiciliare e comunitario.
- Supporto e accompagnamento della persona anziana e/o della famiglia nel primo accesso ai servizi territoriali pubblici allo scopo di potenziare le forme di sostegno e l’autonomia delle persone anziane.
- Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore, comprensivo del raccordo e collaborazione con il sistema territoriale dei servizi pubblici.
- Modello innovativo di governance: il soggetto pubblico agisce attraverso il volontariato e la cooperazione sociale per erogare servizi e orientamento alle famiglie. Il sistema di rete messo in campo dal progetto tuttora in corso (approvato con Dgr 66/2019) coinvolge 278 soggetti così costituiti: 123 associazioni di volontariato, 93 cooperative sociali, 27 Associazioni di promozione sociale, 27 Patronati, 8 altri soggetti onlus, collaborazione con Inps per acquisizione e gestione dei libretti famiglia.
A chi è rivolto?
Alle persone anziane di età uguale o superiore a 65 anni, residenti in Toscana, che si trovano per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio e che non hanno già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali.
Cosa garantisce il Pronto Badante
- Numero Verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19,30 e il sabato dalle 8 alle 15) per segnalare il momento di difficoltà dell’anziano;
- Visita domiciliare entro 48 ore dalla segnalazione al Numero Verde;
- “Presa in carico domiciliare” per il supporto alla famiglia e all’anziano con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo;
- Erogazione di un contributo di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, attraverso l’utilizzo del libretto famiglia;
- Tutoraggio in itinere e prima formazione “on the job” personalizzata, direttamente a casa dell’anziano, per aiutare la famiglia e l’assistente familiare nel periodo in cui viene attivato un primo rapporto di assistenza familiare;
- Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore e dei servizi territoriali pubblici;
- Numero Verde 800 59 33 88 (attivo il martedi dalle 14 alle 18) per consulenza in materia previdenziale e assistenziale effettuata da Patronato Acli.