Tanti nostri lettori ci hanno scritto, e chiesto, se si possono celebrare i matrimoni all’Abbazia di Sant’Antimo. Domande inerenti all’iter di prenotazione oppure sull’esistenza, o meno, di un regolamento interno. E poi, “si possono sposare solo i residenti o anche i non residenti”? Abbiamo così deciso di approfondire l’argomento anche per dare una risposta ai nostri lettori. Intanto, l’ufficio segreteria dell’Abbazia, che abbiamo contattato, ci dice, in primis, che per tutti “coloro che sono interessati ad avere informazioni sulle celebrazioni di matrimoni presso l’Abbazia di Sant’Antimo possono scrivere direttamente all’indirizzo email dell’ufficio liturgico: liturgia.santantimo@libero.it oppure recarsi direttamente all’ufficio del Rettore che si trova presso l’Abbazia stessa e chiedere di lui o dei suoi collaboratori”. Ma siamo comunque riusciti ad avere qualche informazione in più.
Intanto c’è un regolamento interno che prevede “che siano effettuati 1 o massimo 2 matrimoni al mese eccetto nei mesi più importanti a livello liturgico, in quanto vi sono anche attività diocesane e momenti di spiritualità intensa”. Coloro che desiderano celebrare il matrimonio all’Abbazia di Sant’Antimo, devono prendere contatti un anno prima e inviare le documentazioni necessarie almeno tre settimane prima della celebrazione stessa per essere inviate in Curia Arcivescovile a Siena. Ci viene inoltre detto che “le persone residenti hanno delle agevolazioni, mentre i non residenti potranno portare un loro sacerdote (in particolare gli stranieri che vogliono celebrare nella loro lingua)”.
Tanti montalcinesi hanno un ricordo bellissimo del loro matrimonio a Sant’Antimo ma con una disponibilità tra le 12 e le 24 cerimonie annuali sarà difficile trovare un posto libero. Anche perché l’interesse è molto alto visto che l’Abbazia è conosciuta e ammirata in tutto il mondo.