Ancora una volta nessun Brunello mette d’accordo tutte le guide a “tiratura” nazionale: chi ci va vicino maggiormente è il Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 2012 di Col d’Orcia, premiato da sei pubblicazioni su otto (escluso dall’analisi l’Annuario di Luca Maroni per il suo particolare criterio di selezione): Doctor Wine, Slow Wine, Vini Buoni d’Italia, Ais, Bibenda e Veronelli. A seguire, a quota 5, ci sono il Brunello di Montalcino Pian di Conte Riserva 2013 di Talenti (Ais, Gambero Rosso, Vini Buoni d’Italia, Slow Wine e Bibenda), il Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2013 di Mastrojanni (Doctor Wine, Vini Buoni d’Italia, Veronelli, Ais e Bibenda) e il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie Riserva 2013 de Il Marroneto (Doctor Wine, Vini Buoni d’Italia, Espresso, Bibenda, Ais), che sale al primo posto nella classifica delle cantine più “titolate”, visto che conta due premiazioni anche per il Brunello 2014.
Ricevono 4 premiazioni il Brunello di Montalcino 2014 di Pietroso (Doctor Wine, Slow Wine, Gambero Rosso e Ais), il Brunello di Montalcino 2014 de Le Potazzine (Slow Wine, Espresso, Bibenda e Ais), il Brunello di Montalcino Tenuta Greppo 2013 di Biondi Santi (Ais Bibenda, Slow Wine e Doctor Wine), il Brunello di Montalcino 2014 di Poggio di Sotto (Gambero Rosso, Slow Wine, Espresso e Veronelli) e il Brunello di Montalcino Cerretalto 2013 di Casanova di Neri (Doctor Wine, Vini Buoni d’Italia, Bibenda e Ais). Infine, con 3 citazioni, troviamo il Brunello di Montalcino 2014 di Baricci, il Brunello di Montalcino 2014 di Giodo, il Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Fuligni, il Brunello di Montalcino Vignaferrovia Riserva 2013 di Pian delle Vigne, il Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Capanna e il Brunello di Montalcino Riserva 2013 de Le Macioche.
Come sempre non si è tenuto conto delle scale dei punteggi (centesimi, decimi) o dei diversi criteri di giudizio, talvolta molto distanti, che vengono considerati oltre alla qualità assoluta dei vini presi in esame.