Cresce l’indennità di disoccupazione e calano i commercianti in provincia di Siena. Non un bel segnale per l’economia e il benessere del territorio anche se aumentano le aziende. Nel 2018 cala il numero di commercianti e artigiani mentre cresce quello delle aziende. Diminuisce il numero delle pensioni, il 41% percepisce tra i 500 e i 999,99 euro al mese, il 18% sotto la soglia di 499,99 euro. Aumentano in provincia di Siena le prestazioni a sostegno del reddito a favore dei disoccupati; calano le posizioni attive di commercianti e artigiani; aumentano quelle delle aziende. Questa è la fotografia del 2018 scattata dalla direzione provinciale Inps di Siena e presentata nel corso dell’incontro con la cittadinanza questa settimana a Siena.
I numeri - Dai dati illustrati da Inps Siena, emerge che nel 2018 le indennità di disoccupazione sono state 17.235, facendo registrare un +1391 rispetto al 2017 (15.844) e attestandosi ai livelli del 2015 quando le indennità erano 17.509 (15.860 nel 2016). Calano di pari passo le ore di cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria e in deroga (1.446.023 nel 2018 contro 2.753.048 nel 2017). Una situazione di crisi che si riflette sul calo di soggetti commercianti attivi sul territorio provinciale: sono stati 10.176 nel 2018 contro i 10.264 del 2017 pari a -88 unità. Un calo che amplia la propria forbice nel raffronto con il 2015 andando ad evidenziare un -349 unità. Inevitabile il calo del saldo a fine anno della contribuzione corrente versata dai commercianti: 39.889.697 euro nel 2018 contro i 41.570.697 euro nel 2017 (-1.681.000 euro). Non va meglio nel settore dell’artigianato dove nel 2018 le posizioni attive erano 8.434 contro le 8.624 dell’anno precedente (-190 unità) mentre nel quadriennio 2015-2018 il calo è stato di 602 unità. Il saldo negativo a fine anno della contribuzione corrente versata dagli artigiani è stata di 35.518.992 euro contro i 36.389.796 euro del 2017 con un decremento pari a 870.804 euro. In questo quadro di crisi a fare eccezione sono le aziende con dipendenti che nel 2018 (6.790) sono cresciute di 111 unità rispetto al 2017 (erano 6.679) e di 605 unità rispetto al 2015 (6.185). In crescita è, dunque, il saldo della contribuzione corrente versata dalle aziende: 758.043.410 euro nel 2018 contro i 739.580.567 euro nel 2017 (+18.462.843 euro).
Il reddito di cittadinanza - I numeri, provvisori al 30 settembre, dimostrano che a Siena la condizione di povertà è meno diffusa rispetto al resto dell’Italia: sono 1964 le domande accolte, 319 quelle respinte e 1569 le domande in lavorazione. In Toscana quelle accolte sono 36946, il 4,5% in Italia.
Le pensioni - In merito alle pensioni (previdenziali e assistenziali), nel 2018 si è registrato un calo di 1746 pensioni distribuite rispetto al 2017 (110.326) e di 2618 pensioni rispetto al 2015 (111.198). In questo quadro tra le 108.580 pensioni nel 2018, 63.042 sono state erogate alle donne e 45.538 agli uomini. Nel 2019 la stima è di 106.113 pensioni erogate, tra queste il 18% tra 0 e 499,99 euro; il 41% tra i 500 e i 999,99 euro; il 17% tra 1000 e 1999,99 euro; l’11% tra 1500 e 1.999,99 euro e il 13% più di 2.000 euro mensili.
Gli accertamenti - In materia di accertamenti del corpo ispettivo Inps, nel 2018 le ispezioni concluse senza necessità di accessi nei luoghi di lavoro hanno permesso di intercettare e recuperare oltre 1 milione di euro di sgravi contributivi, forme di decontribuzione indebite e omissioni contributive e 181.852 euro di prestazioni indebitamente conguagliate.