Mettere a sistema due importanti fulcri della storia del territorio senese, due riferimenti identitari per le comunità locali che condividono l’origine (tra il finire dell’VIII e l’inizio del XIX secolo) e una simile finalità. Parliamo delle Abbazie di Sant’Antimo e Abbadia San Salvatore, inserite nel nuovo progetto della Compagnia San Marco Papa (l’associazione che gestisce la parte culturale dell’Abbazia di San Salvatore) in collaborazione con l’Università di Siena, l’Istituto per la valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana, i Comuni di Abbadia San Salvatore e Montalcino (la cui giunta ha approvato l’iniziativa il 20 settembre) e l’Archivio di Stato di Siena, che conserva i principali documenti delle due abbazie, centinaia di pergamene che, questo l’intento del progetto, verranno riprodotte digitalmente, per renderle fruibili non solo sul web (nei database dell’Archivio di Stato e dell’Università di Siena), ma anche in una postazione fisica in entrambe le strutture museali annesse ai due monasteri, in modo da metterle a disposizione di turisti, studiosi e abitanti del posto.
Per quanto riguarda Sant’Antimo l’idea è di scegliere una collocazione direttamente all’Abbazia, in un posto accessibile gratuitamente, oppure a Montalcino, per esempio nel Museo Civico e Diocesano. Il costo dell’operazione, nel complesso, è stimato in 30.000 euro. Parte delle spese (8.000 euro) è arrivata dalla Fondazione Mps, tramite il bando “SIENAindivenire 2019”. A richiedere il contributo è stato il capofila del progetto, la Compagnia San Marco Papa, che, come si legge in un comunicato della Fondazione Mps, “attraverso la digitalizzazione delle pergamene di San Salvatore e di Sant’Antimo, conservate attualmente presso l’Archivio di Stato (…), svilupperà un itinerario virtuale tra tradizione e innovazione, realizzando una piattaforma web dedicata ai più giovani e rafforzando, così, i legami storici e territoriali tra Siena, Abbadia e Montalcino”.