I vini italiani da collezione continuano, passo dopo passo, a crescere nei mercati internazionali. Come quello di Hong Kong, una delle piazze più importante per le aste enoiche, dove a testimoniare la crescita del Belpaese enoico nella considerazione dei collezionisti è anche l’ultima asta di Gelardini & Romani Wine Auction, unica realtà italiana attiva sui mercati esteri, con un catalogo quasi 100% made in Italy, che ha raccolto 550.000 euro nella “The Collector’s legacy sale”.
Tra i top lot troviamo quello da nove bottiglie di Brunello di Montalcino Soldera 1978 a 5.000 euro. Al primo posto, per incremento, con un + 240% su base asta, si è invece piazzato il lotto composto da 9 bottiglie di Brunello di Montalcino Baricci del 1990. “Questi risultati confermano la crescente preferenza per vini territoriali e fortemente identitari come Nebbiolo, Sangiovese e Nerello Mascalese per l’Italia e Pinot Nero per la Francia, da parte dei collezionisti che qui, in Asia, hanno sempre anticipato ed in parte orientato i gusti del grande pubblico”, commenta al sito Winenews.it Raimondo Romani.