Non si può dire che sia un fulmine ciel sereno visto il tempo di questi giorni. Ma la notizia sorprende: nel 2020 la Granfondo del Brunello e della Valdorcia non si farà. La “classica delle ruote grasse” che solo pochi mesi fa ha portato, dicono gli organizzatori, circa 3.000 persone nel territorio tra atleti e ospiti, festeggiando come meglio non si poteva il trentesimo anniversario dell’evento, il prossimo anno rimarrà ai box. Con questi numeri viene difficile spiegare i motivi dello stop. Ma non per chi conosce la Granfondo: l’evento è cresciuto tantissimo e i volontari della Orso on Bike, associazione che organizza la manifestazione, hanno bisogno di un anno di pausa. Perché per un gruppo di meno di 10 persone che arriva a 30-40 nelle settimane dell’evento, non è semplice andare portare avanti un progetto che come ci dice il presidente Mauro Pieri “è diventato troppo grande per noi”. Perché non è solo la gara. C’è da ripulire tutto il tragitto, organizzare gli arrivi, prendere i contatti, fare tutto al meglio. E la passione non riesce a colmare l’esigenza di risorse, umane ed economiche, necessarie per fare in modo che la Granfondo continui a crescere. Arrivati a un certo punto non si può andare al ribasso. Ma verrà comunque proposto un evento alternativo e più gestibile per la Orso on Bike: “domenica 11 ottobre 2020 - dicono gli organizzatori - ci focalizzeremo su una Brunelloxco, una specie di cross country con uno spettacolare giro da ripetere che porterà sicuramente nuovi stimoli al comitato organizzatore. Al sabato invece ci sarà un grande raduno e test di e-bike in collaborazione con il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e il Comune di Montalcino”. Con cui, tra l’altro, sono previsti degli incontri nei prossimi giorni. Si parlerà di futuro, ma una cosa è certa: nel 2020 niente Granfondo. E questo è un peccato, sia per il territorio ma anche per gli appassionati di tutta Italia che hanno accolto la notizia con dispiacere.
Ma l’intenzione e la speranza è quella di tornare nel 2021. I bikers, d’altronde, non mollano mai e c’è anche l’idea di brevettare il marchio che ovviamente fa gola. Questo il saluto della Orso on Bike che domenica organizza con le “Lady Bike” una festa, una escursione a Pieve a Salti. “Trenta anni. Un grande spicchio di vita, dove tutto è cambiato, il mondo, lo stile di vita, i lavori, le professioni…Dove anche il nostro sport è cambiato; bici, bikers, percorsi, salite, discese, regolamenti, responsabilità, permessi, organizzatori, circuiti, riviste, giornalisti, le nuove e-bike. Allora c’era la Rampilonga e la Speedylonga, adesso la Hero e la Dsb. Crediamo di aver organizzato un evento straordinario, una festa di 30 anni che sarà ricordata a lungo: eravamo partiti in 46 iscritti in Piazza Nova a Castelnuovo dell’Abate e siamo arrivati ai 1.200 iscritti di Viale Strozzi a Montalcino. Lo sforzo organizzativo dell’Orso on Bike è andato oltre all’immaginabile. Due anni di preparativi, tanti giorni di confronti, idee, lavoro, arrabbiature…e tantissima soddisfazione finale. Una esperienza, un percorso di vita che auguriamo a tutti gli appassionati di vivere! Per noi adesso è arrivato il momento di prendere un momento di pausa e di riflessione.Impossibile ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato fin dalla prima edizione: qualcuno lo ha fatto solo con il cuore, altri per amicizia, altri per pura passione, ma nessuno e sottolineo nessuno per interesse o fini personali”.
Un grande dispiacere per me.
Era la mia prima edizione.
Distinti saluti,
Iacobucci Fabio.
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