Dare informazioni per una corretta alimentazione, scoprire la funzione socio-culturale dei cibi come forma di comunicazione e relazione, confrontarsi con gli altri attraverso le abitudini, gli stili e la cultura alimentare dei propri Paesi d’origine, riscoprire il piacere del fare e dello stare insieme. Sono gli obiettivi del Laboratorio di Cucina Interculturale, nuova iniziativa all’interno del progetto di educazione al gusto e all’alimentazione ideato e portato avanti dall’agenzia di comunicazione WineNews. Il Laboratorio, dal titolo “Basta un poco di zucchero, in tutte le lingue del mondo”, si è svolto questa mattina, nel giorno di San Martino, a casa del Travaglio, simbolo assieme agli altri Quartieri della storia e dell’identità di Montalcino. Travaglio che ha aperto le porte della sede e della cucina, dove i bambini del quarto anno della scuola primaria di Montalcino (rappresentanti di una quindicina di nazionalità diverse) si sono cimentati in tre ricette - una italiana, una kosovara e una cingalese - con l’aiuto di tre genitori: Elisa Pellegrini, Agim Krasnici e Shalika Suriya. Alla fine, mentre assaggiavano con gusto i loro prodotti (cantucci, buscotti della nonna e biscotti dello Srli Lanks, col cardamomo), i bambini hanno esclamato il nome “zucchero” nelle varie lingue delle loro nazionalità, dall’albanese al kosovaro, dal cingalese al senegalese, dallo spagnolo al romeno.
A raccontare il progetto, alla Montalcinonews, la vicepreside dell’Istituto Comprensivo Insieme Debora Finucci e la referente del Laboratorio di WineNews Gabriella Ferrari.
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