Lanciamola come un sogno, una provocazione, qualcosa di impossibile. Un gioco di fine estate che può durare il tempo di una fresca aranciata. Preferibilmente dolce. Però si continua a parlarne e allora, eccoci qua. Firenze e Bologna vogliono candidarsi alle Olimpiadi del 2032. Per adesso è solo un’idea, sono stati fatti soltanto i primissimi passi e, tra il dire il fare, come sappiamo c’è di mezzo il mare. Ma non è comunque una boutade. I sindaci Nardella e Merola hanno già dialogato anche se è chiaro che gli step davanti sono ancora tantissimi. Ma di riflesso la candidatura di Bologna e di Firenze può essere anche quella della Toscana e dell’Emilia Romagna. Perché l’azione dovrà essere fatta a livello di “sistemi territoriali” piuttosto che per singole città. Insomma, la candidatura può trasformarsi in una corsa di due regioni. E non a caso c’è chi ha già avanzato la propria disponibilità, come alcuni sindaci delle città di mare che si sono fatti avanti per far disputare sulla costa tirrenica gli sport acquatici. E poi c’è chi vanta una tradizione lunga e importante in alcuni sport come il baseball (Grosseto) o la pallamano (Prato). L’elenco sarebbe lungo, proprio oggi è arrivato l’appoggio del Chianti fiorentino. E visto che siamo nella fase dei sogni, sogniamo anche noi. Montalcino potrebbe inserirsi in questo contesto ospitando qualche competizione nel suo territorio? Difficile, certo, i collegamenti da noi sono complicati. Le infrastrutture,si sa, non sono un nostro punto di forza. Ma è anche vero che questa è una criticità comune in tante zone della Toscana. E investimenti, in caso di realizzazione dei Giochi, dovranno pur essere fatti.
Se parliamo di tradizione però, qua ci sono delle eccellenze difficilmente eguagliabili: il campo di tiro con l’arco a Montalcino ha già ospitato manifestazioni di livello, gli Arcieri Montalcino sono un team tra i più forti d’Italia (c’è chi dice il più forte) e il suo nome ha una rilevanza internazionale. “Se avremmo le carte in regola per ospitare il tiro con l’arco alle Olimpiadi? Io dico di sì - sono le parole di Gino Antonio Focacci, presidente degli Arcieri Montalcino - certo, avete ragione, prendiamola come un gioco o un sogno. Ma a noi non ci mancherebbe nulla, bisognerebbe vedere se eventualmente ce li lasciano… In Italia tre anni fa si sono disputati sull’Argentario i Mondiali di tiro con l’arco, la manifestazione più impegnativa a livello organizzativo. Penso che Montalcino sarebbe pronta anche in due mesi ad ospitare i Giochi. Non sarà semplice che succeda ma, perché no, parliamone…”. Dal tiro con l’arco al ciclismo. Abbiamo Eroica Montalcino, le strade giuste, paesaggi e una storia legata alle due ruote di prim’ordine. Da noi fanno tappa le Strade Bianche, gara prestigiosa e internazionale, Eroica Montalcino ha il suo percorso permanente. Un passaggio da queste parti, magari insieme al Chianti (la patria de L’Eroica con l’edizione che 2019 è in arrivo) non sarebbe certo un’utopia. “Accetto la sfida - dice Giancarlo Brocci - ideatore de L’Eroica, progetto vincente che si è allargato in tutto il mondo portando in alto i valori genuini del ciclismo - non credo sia più di tanto una provocazione. Se voi lanciate questa sfida da vincere, io la raccolgo volentieri, è una cosa interessante. Sì, sono d’accordo con voi, parliamone”. La Montalcinonews ha “lanciato il sasso”, restiamo disponibili come sempre ad accettare qualsiasi idea, contributo e opinione.