“Caccia e agricoltura devono siglare una nuova alleanza per salvare l’equilibrio del sistema naturale della Toscana”. Questo è l’invito lanciato dal presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri, in occasione dell’avvio dell’edizione n.29 del Game Fair Italia che si inaugura oggi a Grosseto.
“È indispensabile - spiega Neri - la collaborazione tra associazioni agricole e associazioni venatorie per gestire al meglio un territorio che, anche quest’anno, è stato posto sotto una pressione insopportabile da parte degli ungulati con gravi ripercussioni ambientali ed economiche. Una nuova alleanza al fine di rimediare alla riduzione della caccia di selezione, attività innovativa attivata con la legge obiettivo che non sta dando i risultati attesi, e alle recenti disposizioni normative da parte dell’Ispra che hanno bloccato la battuta in varie zone. Misure che di fatto hanno aumentato i problemi a tutti i coltivatori”.
“È bene che si faccia chiarezza una volta per tutte - prosegue Neri - e si ribadisca che uno dei principi cardine per l’agricoltura e per il mondo venatorio è quello secondo cui nelle zone su cui l’Ispra non permette la caccia, non deve esserci la presenza di cinghiali”. Per Neri senza una agricoltura che funzioni, se i campi non vengono lavorati e non sono seminati, con conseguente loro abbandono, a subirne gli effetti negativi sarebbe anche la caccia. Una alleanza che deve andare a vantaggio anche del turismo evitando i conflitti e puntando invece alla valorizzazione della Toscana.
“In questa logica collaborativa - conclude Neri - acquistano un ruolo significativo gli istituti privati come le aziende faunistiche venatorie (AFV) e le aziende agrituristiche venatorie (AAV), che potrebbero davvero far nascere in Maremma, in particolare, e in Toscana, in generale, un turismo venatorio e tutta una serie di attività funzionali ai nostri due mondi.”