Con la vendemmia che entra nel vivo, c’è da fare spazio nelle cantine del Belpaese, pronte ad accogliere i 46 milioni di ettolitri che verranno prodotti nelle prossime settimane lungo lo Stivale, ma in cui trova ancora spazio una quantità importante di scorte: 31,35 milioni di ettolitri, per la precisione, divisi tra 15,95 milioni di ettolitri di Dop, 7,74 milioni di ettolitri di Igp e 7,66 milioni di ettolitri tra altri vini e varietali non a denominazione, come emerge dai dati dell’ultimo bollettino “Cantina Italia” dell’Icqrf, sui dati del Registro Telematico aggiornati all’1 settembre 2019. Un calo deciso, quanto atteso, dai 41,23 milioni di ettolitri dell’ultima rivelazione, sui dati al 31 luglio 2019, che mantiene inalterate o quasi le proporzioni tra le diverse Regioni. Il Veneto, infatti, vanta ancora la cantina più fornita, con 8,04 milioni di ettolitri di vino, seguito da Emilia Romagna (3,92 milioni di ettolitri) e Toscana, a quota 3,1 milioni di ettolitri (2,04 di vini Dop, 0,78 di Igp e 0,27 di vini generici).
La denominazione con più vino in cantina è il Prosecco (1,81 milioni di ettolitri). A seguire Terre Siciliane, Igp Veneto, Sicilia, Montepulciano d’Abruzzo, Delle Venezie, Igp Toscana, Chianti, Igp Puglia e Igp Salento. Guardando alle denominazioni più prestigiose, il Chianti Classico ha in cantina 490.000 ettolitri, il Barolo 405.000 ettolitri, l’Amarone 394.000 ettolitri, il Franciacorta 331.000 ettolitri, il Brunello di Montalcino 306.000 ettolitri, il Soave 248.000 ettolitri, il Nobile di Montepulciano 186.000 ettolitri, il Barbaresco 109.000 ettolitri ed il Lugana 100.000 ettolitri.