“Ringrazio il Casato Prime Donne per questo premio meraviglioso, legato a un’emozione e alla fatica: l’emozione di fare qualcosa che mi piace e la fatica di lavorare in un mondo prettamente maschile. Le donne in politica stanno conquistando piani importanti, penso a Christine Lagarde e Ursula von der Leyen. Il tema vero è che dobbiamo faticare molto per riuscire ad ottenere dei risultati, ma quando però ci arriviamo siamo riconosciute dagli uomini come abili e capaci”. A parlare, alla Montalcinonews, è la sondaggista e politologa Alessandra Ghisleri, che ieri ha ritirato il premio “Prima Donna 2019” al Teatro degli Astrusi di Montalcino, sotto gli occhi di tante personalità istituzionali, dal sindaco Silvio Franceschelli al prefetto di Siena Armando Gradone, dal nuovo capitano della Compagnia dei Carabinieri di Montalcino Alessandro Sebis al presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci.
“Quest’anno per la prima volta affrontiamo il tema della politica - spiega la promotrice del premio, Donatella Cinelli Colombini - fra le donne e la politica c’è un rapporto difficile, lo dimostrano l’affluenza al voto inferiore a quella maschile e la poca propensione a partecipare alla vita politica. Eppure la Toscana è stata fra i primi al mondo a concedere il voto alle donne, che votavano fin dal 1849. Certo, avevano un voto passivo e quindi non potevano essere elette, avevano molte limitazioni, ma votavano. Con il plebiscito del 12 marzo 1860 la Toscana scelse l’annessione al Regno di Sardegna e le donne persero il diritto di voto. Fino al 1946, con il suffragio universale e le prime elette. Da allora le donne hanno fatto pochi passi avanti nel mondo della politica italiana, molti meno che in altri Paesi, ma forse qualcosa sta cambiando, e dall’incontro di oggi escono messaggi positivi. Il primo: le donne sono una risorsa per il mondo politico. Il secondo: devono avere il coraggio di mostrare quanto valgono”.
Il rapporto tra donna e politica è stato approfondito nel talk show alla Fattoria del Colle, a Trequanda, moderato dal giornalista David Taddei. Alessandra Ghisleri, volto noto della televisione naionale e fondatrice Euromedia Research, ha tracciato l’identikit dell’universo femminile nel mondo politico: le donne italiane non amano la politica e i dibattiti, ne prendono le distanze, sentono che il gap con gli uomini è ancora forte (quasi il 70% pensa che neppure all’interno dell’Unione Europea questa parità sia stata raggiunta).
“Analizzando dati più specifici - puntualizza Ghisleri - emerge che il 48% della popolazione intervistata affiderebbe fondi pubblici ad una donna. Percentuale che sale quasi al 60% quando a rispondere sono le donne stesse. Ma tutta questa “fiducia” nel gentil sesso non viene poi nei fatti ripagata dalla politica sui temi del lavoro e dell’organizzazione di servizi per la famiglia. Garantire l’accesso ad esempio ad asili nido gratuiti può essere un primo passo, ma non sufficiente a colmare il gap se non si accompagna ad altri interventi strutturali”. “Le donne costituiscono molto spesso l’ago della bilancia nelle consultazioni elettorali - aggiunge la sondaggista - rappresentando la quota maggioritaria degli indecisi, circa il 60%, e a fare la differenza nel loro orientamento saranno i soggetti politici che offriranno loro maggiori garanzie sui temi della famiglia e della parità di genere nel mondo del lavoro. In sostanza, quella parte politica che dimostrerà di “amare” le donne, non solo con le intenzioni ma con fatti concreti, sarà anche quella che con molta probabilità vincerà le elezioni”.
All’edizione n. 21 del Premio Casato Prime Donne, oltre ad Alessandra Ghisleri, sono stati premiati anche quattro giornalisti, selezionati dalla giuria presieduta da Donatella Cinelli Colombini e composta da sua madre Francesca Colombini Cinelli (presidente onorario e fondatrice del premio), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione. Marco Rossetti e Francesca Topi hanno vinto il premio “Io e Montalcino” per la puntata del programma Rai “Geo” dedicata alla Val d’Orcia. Eleonora Cozzella ha ottenuto il riconoscimento “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per l’articolo “Le vie del vino” pubblicato su Repubblica. Riccardo Lagorio, con un pezzo dedicato alla vendemmia 2018 sul mensile Dove, ha ritirato invece il premio offerto dal Consorzio del Brunello (seione “Il Brunello e gli altri vini di Montalcino”), consegnato direttamente dal presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci.
Poco prima della premiazione è avvenuta anche la scelta del vincitore della sezione fotografica del Casato Prime Donne fra i cinque finalisti designati dalla giuria. 50 persone, prevalentemente residenti nel territorio, hanno votato senza conoscere l’autore delle immagini né il luogo in cui sono pubblicate. Una scelta che riguarda dunque solo l’interpretazione artistica dei meravigliosi distretti agricoli in cui nascono i vini Brunello e Orcia. Il vincitore 2019 è Alberto Flammia con la sua “Land of Light”.
Al femminile anche l’opera d’arte da affiancare alla dedica della vincitrice, ambedue si potranno ammirare nella cantina del Casato Prime Donne a Montalcino. La pittrice Elisabetta Rogai ha realizzato la tela “DiVINità”, sintesi perfetta dell’incrocio tra i concetti di arte ed enologia. La giornata di festa si è conclusa con la torta preparata dal campione del mondo Rossano Vinciarelli e Alessandra Paola Ghisleri che ha brindato con 250 invitati.