Clima instabile, caldo soffocante e piogge improvvise. E le api soffrono sempre di più. Nonostante a giugno qualche segnale di ripresa si era visto, l’intensa ondata di caldo ha rimesso in ginocchio la produzione. La Toscana non è messa bene, alcuni tipi di miele non ci saranno negli scaffali, sarà un’impresa trovare un vasetto di acacia… Paradossalmente il momento nero arriva in un periodo dove si parla molto della tutela delle api e in cui i giovani hanno (ri)scoperto questo mestiere. Il miele è tornato di moda. Eppure la paura, sempre più fondata, è che bisognerà abituarsi a produzioni sempre più limitate. Con la speranza che gli apicoltori non si stanchino, senza dimenticare del ruolo fondamentale che le api hanno per l’ambiente. “Io credo che sia l’annata più difficile di sempre, peggiore anche di quella drammatica del 2017 - commenta Duccio Pradella, presidente Arpat - leggo di statistiche varie sull’andamento forse anche troppo positive, in Toscana le perdite sono dell’80-90% rispetto a una produzione media annua. Ma è andata male in tutta Italia, da noi il raccolto di acacia è prossimo allo zero. Di poco meglio il millefiori, trifoglio, tiglio e castagno ma sempre di produzioni scarse stiamo parlando. Gli apicoltori stanno nutrendo le api in vista dell’inverno, sono costretti a farlo”. Pare che i nutrimenti per “le sentinelle dell’ambiente” vadano a ruba. Comunque la Regione sosterrà il settore e si parla anche di una richiesta per lo stato di calamità anche se non è scontato che arrivino risorse da questa opzione. Ovviamente anche a Montalcino, una delle “patrie” del miele, la produzione è ai minimi storici. “No, non è una bella situazione - spiega il produttore Federico Ciacci - a maggio non abbiamo fatto quasi niente, la prima quindicina di giugno sì, ma poi è tornato il grande caldo. Nel 2017 andò peggio ma di prodotto ce n’è poco, non basta nemmeno per i clienti. Un po’ ovunque è così, il miele è dimezzato, è andata bene la sulla. Per il futuro non sono ottimista, se arriva un’annata buona è in mezzo a tre/quattro cattive. Il clima è quello che è, le api sono delicate”. Vedremo se questi temi saranno al centro anche della Settimana del Miele, storico appuntamento montalcinese giunto all’edizione n.43: l’evento si svolgerà dal 6 all’8 settembre. Come sempre all’interno della Fortezza si terrà la mostra mercato del miele e dei prodotti dell’alveare, attrezzature apistiche e apicosmesi. Sabato mattina si terrà la conferenza nazionale specializzata per gli apicoltori, organizzata in collaborazione con l’APIcoltore italiano.
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dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024
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