Da ieri pomeriggio i Quartieri di Montalcino possono addobbare il centro storico con le loro bandiere. Lo prevede il Disciplinare delle Feste Identitarie, documento alla base delle due manifestazioni storiche (Apertura delle Cacce e Sagra del Tordo) che è stato da poco revisionato per chiarire alcuni punti e risolvere dei refusi. Un lungo lavoro, iniziato quasi due anni fa dal compianto Roberto Caselli, portato avanti dal Comitato di Tutela e infine concluso dal sindaco Silvio Franceschelli e dal delegato alle Feste Identitarie Alessandro Nafi. Il nuovo testo, approvato in via definitiva dal Consiglio Comunale il 30 luglio, si concentra su diversi argomenti.
Innanzitutto l’esposizione delle bandiere: ogni Quartiere lo potrà fare liberamente nella parte esterna delle proprie sedi istituzionali, delle proprie Chiese (Santa Croce, San Pietro, Corpus Domini e Osservanza) e dei Campi di Tiro per tutto l’anno. Il Quartiere vittorioso, ma questa non è una novità, potrà farlo inoltre per non più di un mese dal giorno della vittoria e la settimana precedente e successiva alla festa della vittoria.
Viene poi chiarita la suddivisione dei territori, con tanto di carte geografiche allegate: il Teatro degli Astrusi diventa luogo neutro (lo erano già Palazzo Comunale storico, nuovo Palazzo Comunale, Loggiato Monumentale, Fortezza e Campo Sportivo) al pari del piccolo triangolo di verde sul lato sinistro della Chiesa della Madonna del Soccorso, che la Ruga ha ceduto per volontà di Roberto Caselli, e che il Comune sta trasformando in un’area giochi per bambini. I Giardini dell’Impero invece restano a disposizione di tutti i Quartieri soltanto nei giorni antecedenti e successivi alla Sagra del Tordo.
Un’intera sezione è dedicata al Comitato di Tutela, composto da tre membri (due sono proposti dai Quartieri, il terzo dalla giunta comunale) che devono essere residenti nel Comune di Montalcino, imparziali, con un alto ruolo dirigenziale nei Quartieri alle spalle e conoscitori della Festa e delle tradizioni di Montalcino. Il nuovo Disciplinare delinea quelle che sono le competenze del Comitato: valorizzare il patrimonio culturale, artistico e delle tradizioni dei Quartieri di Montalcino attraverso proprie iniziative; promuovere incontri con le dirigenze dei Quartieri e con l’amministrazione comunale, diretti allo studio e alla soluzione dei problemi inerenti alla Festa; tenere i rapporti con i responsabili incaricati dal Comune nella preparazione degli spazi adibiti alla Festa, a tutela del suo decoro; vigilare sull’attività di comunicazione della Festa e proporre iniziative ad essa collegate. Il Comitato inoltre “non può essere in alcun caso organo giudicante, né partecipare a nessun tipo di votazione decisionale volta alla risoluzione dei problemi stessi” e si impegna “affinché l’utilizzo dei simboli dei Quartieri e della Festa non siano usati in modo lesivo, offensivo e denigratorio. Insegne, bandiere, stemmi, raffigurazioni e immagini relative alla Festa appartengono al patrimonio dei Quartieri e del Comune e non possono essere riprodotti, esposti o diffusi a scopi commerciali o promozionali senza l’autorizzazione del Comitato stesso”.
Infine, è istituito l’albo d’oro dei successi riportati sul campo. Un tema, quello dell’assegnazione delle vittorie, che ha provocato diverse polemiche negli anni tra i Quartieri, in particolare sui due tornei di Apertura del 1978 (non assegnato) e 1995 (vittoria del Travaglio). L’albo, che si basa su atti ufficiali, mette finalmente per iscritto l’esito delle gare. Anche se le discussioni, forse, non si placheranno mai.