“Sono contentissimo del riconoscimento, per il suo prestigio e perché è molto sentito tra gli addetti al mestiere e non solo”. A parlare, alla Montalcinonews, è Sandro Carocci, professore ordinario di Storia medievale all’Università di Roma 2 Tor Vergata e vincitore del premio “Città di Montalcino” 2019. Carocci, che interverrà oggi al Laboratorio Internazionale di Storia Agraria (ore 15), prenderà parola anche durante la consegna del premio, domani pomeriggio in Piazza del Popolo (ore 17.30). “Proporrò una relazione dal titolo strano: “Francesco Petrarca e i contadini-soldato”. Petrarca era poco interessato ai contadini, però c’è un brano molto interessante che ci racconta il suo stupore. Petrarca sta andando a Roma per la prima volta in vita sua, si ferma 15 giorni nel Lazio del Nord e racconta in una lettera a un amico romano, Giovanni Colonna, quello che stava vivendo in quei giorni: l’emozione di vedere Roma ma anche lo stupore di un mondo di contadini così diverso dalla Toscana o dalla Provenza. I contadini laziali andavano a giro armati, con spade, lance, scudi, elmi. Ecco, Petrarca non sta raccontando frottole ma una realtà diversa. Voglio spiegare perché la società contadina del Lazio medievale è così militarizzata, perché ci sono i contadini-soldato, che oltre a lavorare la terra devono anche combattere in modo professionale”.
Portando il tema al giorno d’oggi, spiega Carocci, “adesso per fortuna la signoria non esiste più, il contadino è un lavoratore del tutto libero, non esistono più contratti agrari come la mezzadria, che sottoponeva i lavoratori della terra ad un controllo molto stretto. Oggi diventare contadino è prima di tutto una scelta economica, ma anche una scelta di vita, specialmente per le nuove generazioni”.
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