Da domani la Giostra di Simone entrerà nel vivo con i primi eventi anche se già stasera il tifo si accenderà con la finale del Torneo di Calcetto tra contrade. Poi dal 27 luglio sarà tutto un susseguirsi di mostre di pittura e ceramica, spettacoli medievali, teatro, musica e danza, che culmineranno il 4 agosto con il corteo storico, la gara fra sbandieratori e tamburini e l’attesissima Giostra di Simone, che rievoca la cacciata del feudatario Simone Cacciaconti nel XIII secolo. Una tradizione celebrata già nel 1700, e rinata nel 1972 con 70 figuranti fra dame, cavalieri, massari, armigeri, tamburini, chiarine e sbandieratori. La Giostra si svolge attualmente in un apposito campo in cui i cavalieri delle quattro contrade (Castello, Piazza, San Martino e Torre) si affrontano cercando di colpire un buratto effige di Simone. Motore di tutto, oltre alle contrade, è la Proloco che in questi ultimi anni ha lavorato bene innalzando il livello della festa. Lo dicono i capitani e i contradaioli, oltre a tutti quelli che la festa la vivono e l’apprezzano. “Siamo in forma e belli carichi - ci dice Mattia Moricciani, presidente della Proloco Giostra di Simone di Montisi - l’organizzazione è al completo e il campo ben allestito. Si cerca di fare le cose come si deve, gli eventi sono cresciuti pensando un po’ a tutte le fasce di età, non a caso c’è pure il teatro. Per me si tratta del mio ultimo anno di presidenza e non c’è dubbio che sono felice di tutto quello che è stato fatto. Mi ero prefisso di dare una linea alla festa e ci siamo riusciti portando anche delle innovazioni come le fotocellule. Adesso manca solo il campo nuovo, sarebbe spettacolare averlo per la prossima edizione, quella in cui ricorrono i 50 anni della Festa. Sarà difficile ma ci spero”. Buon lavoro a Mattia e a tutti i volontari che portano avanti una tradizione che dura ormai da quasi mezzo secolo.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024