Scuola Permanente dell’Abitare, con il patrocinio del Comune di Montalcino, presenta un’opera monografica di composizioni fotografiche del fotografo Giuseppe Firenze, in mostra dal 7 al 26 giugno nelle sale del Complesso di Sant’Agostino.
Il titolo della mostra, “Sulle Orme di Magritte”, rivela la volontà di ispirarsi al grande pittore belga René Magritte (1898-1967), tra i pittori surrealisti più originali e famosi. Come Magritte, Giuseppe Firenze gioca con gli spostamenti del senso, utilizzando sia gli accostamenti inconsueti sia le deformazioni irreali. I suoi quadri sono realizzati in uno stile da illustratore, a tratti infantili. Volutamente le sue immagini evidenziano l’aspetto dell’illusionismo fotografico che come nella poetica di Magritte segna la distanza tra realtà e rappresentazione. Il fotografo gioca con il rapporto tra composizione e realtà, proponendo immagini dove il quadro nel quadro ha lo stesso identico aspetto della realtà che rappresenta, al punto da confondersi con esso. Molto suggestivi sono anche i suoi accostamenti o le sue metamorfosi. Il suo surrealismo è dunque uno sguardo sulla realtà mosso da un curioso interesse per la varietà dell’animo umano.
La mostra vuole essere occasione per riconoscere nei suoi lavori i temi ricorrenti in Magritte quali la mela, il cielo, la natura, il mistero, l’assurdo, l’impossibile e le sproporzioni risultato di una ricerca costante che caratterizza le opere del fotografo toscano d’adozione capace di utilizzare la potenza espressiva delle sue immagini, per vedere il mondo attraverso una prospettiva diversa.
Il 7 giugno, giorno di apertura, si terrà un vernissage-incontro con l’artista (ore 19) con una degustazione offerta da Col d’Orcia. La mostra resterà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì nell’orario 10-18. L’ingresso è libero.
Focus: chi è Giuseppe Firenze
Nato ad Agrigento nel 1960, si trasferisce in Toscana nel 1979 ma persiste nel sentirsi sicilano. Si definisce un musicante, un graficante, uno scribacchiante e un fotografante. Il suo primo ricordo legato alla grafica è legato al padre che utilizzando il miele disegnò per lui un cavallo su di una fetta di pane. La prima macchina fotografica con rullino a cartucce 126, che ancora possiede, la conquistò all’età di dieci anni grazie ad un concorso della raccolta Panini. Da sempre curioso verso il mondo che lo circonda è attratto soprattutto dall’aspetto grafico delle cose che osserva ed in particolare dalle geometrie insolite quali asimmetrie e vuoti. Da autodidatta studia storia dell’arte, fotografia e musica alla quale si è dedicato tra gli anni Ottanta e Novanta con dedizione esclusiva. Dal 1995 fa parte del Gruppo Fotografico Giglio Rosso di Castelfiorentino con il quale ha partecipato a diverse mostre e pubblicazioni collettive. “Sulle Orme di Magritte” è attualmente in mostra a Roma presso “DROP Monti” in Via Cavour.