“Siamo assolutamente soddisfatti di questa edizione. Tanti operatori e tanti appassionati che già frequentano il nostro territorio sono tornati a trovarci per provare le nuove annate. La passione per Montalcino è in crescita sia sui mercati consolidati che sui mercati emergenti, come Hong Kong e Cina”. Patrizio Cencioni legge così il suo ultimo Vinitaly da presidente del Consorzio del Brunello. Un incarico ormai prossimo alla scadenza, durato tre lunghi anni, in cui “abbiamo lavorato sulla crescita di Benvenuto Brunello, sulla conferma delle manifestazioni all’estero che hanno registrato una buona affluenza e sull’incremento del turismo di alta qualità a Montalcino”. Quali sono, adesso, le nuove sfide per il Brunello? “Mantenere i mercati consolidati è la priorità assoluta - spiega Cencioni - ma anche diversificare, far conoscere tramite seminari e incoming il nostro territorio a operatori di realtà non così esperte di vini italiani. Qualcuno forse non sa dov’è Montalcino, però conosce il nome Toscana, il nome Italia. L’Italia ha un grande appeal sia a livello enogastronomico che artistico-culturale. Dobbiamo far leva anche su questo”.
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