Un anno di Fondazione Territoriale Brunello di Montalcino. Un arco di tempo in cui sono state fatte tante cose, con la consapevolezza che altre verranno portate avanti nel prossimo futuro. Questa settimana si è riunito il Consiglio d’Indirizzo: un’occasione per fare il punto della situazione e illustrare il bilancio consuntivo. Ma anche per ribadire come servirà un contributo maggiore da parte di tutti, produttori in primis, per crescere ulteriormente. D’altronde, come ha sottolineato il presidente Fabrizio Bindocci, “Montalcino ha dato tanto ai produttori come territorio” e adesso è il momento di restituire qualcosa e di essere “vicini ai bisogni di coloro che hanno bisogno”. Alla voce delle entrate del bilancio si legge che quelle arrivate dai 64 partecipanti ammontano a 85.092,91 euro, 7.000 da parte dei 9 sostenitori e 10.000 dai 12 aderenti. Il totale supera di poco i 102.000 euro. Montalcino avrebbe le possibilità per fare meglio, aspetto riconosciuto da molti. Il Consiglio si è speso tanto e la nostra cittadina ha potuto beneficiare di preziose opere grazie alla Fondazione: dall’elargizione per il restauro della Madonna del Soccorso (30.000 euro), alla ristrutturazione dell’impianto elettrico per il Presidio Ospedaliero (25.000 euro) passando per il contributo per l’acquisizione del campo scuola per l’Istituto Agrario (20.000 euro) all’acquisto del materiale - tra cui computer, tv, fotocopiatrice ecc… - per le scuole del Comune di Montalcino (9.500 euro). A breve verrà nominato un nuovo Cda, probabilmente già entro aprile. Per il 2019 è ancora presto per parlare di progetti: in primis perché verranno fatti in base alle entrate che ci saranno e poi perché sarà compito del nuovo Consiglio che sostituirà quello attuale proporre idee. Di certo c’è che il Distretto Rurale avrà un ruolo importante nei prossimi progetti della Fondazione, perché viene visto come un’occasione di crescita per tutto il territorio: dai progetti di filiera alla possibilità di registrazione di nomi geografici come il “marchio Montalcino” che potrebbe essere abbinato alle altre eccellenze locali come olio, formaggio, zafferano, grano farro, tartufo e miele. Le potenzialità, dunque, ci sono tutte per fare ancora meglio: ma per crescere ancora la Fondazione ha bisogno di una partecipazione e di un’adesione maggiore di quella attuale.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024