Da oggi, mercoledì 6 marzo, è possibile richiedere il “reddito di cittadinanza”, lo strumento varato del governo italiano per fornire un sussidio alle persone e alle famiglie in difficoltà economica. Per fare domanda va innanzitutto compilato un modulo dell’Inps, che va poi presentato online sul sito del governo (ma serve l’identità digitale o SPID), nei Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o agli uffici postali dopo il quinto giorno di ciascun mese. Non c’è una vera e propria scadenza; se si vuole ricevere il primo contributo ad aprile, andrà fatta richiesta entro il 31 marzo.
A Montalcino le possibilità per richiedere il reddito di cittadinanza (oltre alla via telematica) sono quattro. I cittadini possono presentarsi agli sportelli di Cia, Cgil ed Enasco o all’ufficio postale, che ha appeso delle locandine per dare informazioni e ha scelto di procedere in ordine alfabetico. Oggi venivano accolti i cognomi che iniziano per A e B, domani sarà il turno della C, l’8 marzo dalla D alla F, il 9 marzo dalla G alla K, l’11 marzo dalla L alla M, il 12 marzo dalla N alla R e il 13 marzo dalla S alla Z.
Le Poste Italiane, per motivi di privacy, non hanno fornito informazioni sul numero di richiedenti (ma hanno confermato poca affluenza e nessun intoppo, in linea con i dati nazionali), mentre alla Cgil stamattina un paio di persone hanno preso appuntamento per il 20 marzo (l’ufficio apre un mercoledì sì e un mercoledì no). Nessuna richiesta è ancora arrivata alla Cia, mentre Enasco (all’interno della sede di Confcommercio) apre il primo giovedì del mese, quindi domani (orario 9.30-16.30).
Si ricorda che prima di consegnare la domanda va presentato l’Isee 2019 (si può richiedere ai CAF oppure online sul sito dell’Inps). Una volta consegnati, i moduli saranno inviati all’INPS che, entro il 30 aprile, verificherà i requisiti e valuterà l’idoneità o meno al reddito. In caso di esito positivo, sarà comunicato via mail o sms dall’Inps quando e dove ritirare la carta del reddito di cittadinanza (al momento emessa da Poste Italiane, sarà identica a una carta Postepay). Entro 30 giorni dalla comunicazione, il beneficiario dovrà presentare una Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) presso i Centri per l’impiego o i patronati convenzionati con l’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro).
Focus: chi può beneficiare del reddito di cittadinanza
Per beneficiare del reddito di cittadinanza (che è riconosciuto a un nucleo familiare e non a una persona) si deve soddisfare diversi requisiti (qui tutti i dettagli). Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea, oppure, suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. È inoltre necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Ci sono poi dei limiti su redditi e patrimoni. Per esempio il valore Isee deve essere inferiore a 9.360 euro, il patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) non deve superare 30.000 euro e il patrimonio finanziario non deve oltrepassare 6.000 euro (ma il limite cambia in base al numero di componenti della famiglia).
Focus: l’importo del reddito di cittadinanza
Il reddito è diviso in due parti (integrazione al reddito familiare e sostegno per pagare affitto o mutuo) e la somma complessiva che si riceve sarà calcolata in base al numero di persone che fanno parte del nucleo familiare del richiedente. In ogni caso non si potrà ricevere meno di 480 e più di 19.656 euro all’anno, compreso l’eventuale aiuto per l’affitto. Il governo ha fatto alcuni esempi, riportati da Ilpost.it, che possono aiutare a capire esattamente quanto una persona possa aspettarsi di ricevere. Un disoccupato che vive da solo in affitto può aspettarsi di ricevere 780 euro al mese: 500 euro sono “l’integrazione al reddito” e 280 euro sono l’aiuto per pagare l’affitto. Una famiglia di quattro persone con due figli minorenni che vive in affitto può arrivare a ricevere 1.180 euro al mese, 900 euro di reddito e 280 euro per l’affitto. Una famiglia di quattro persone con un figlio maggiorenne che vive in affitto può invece aspettarsi di ricevere fino a 1.280 euro al mese, 1.000 euro di reddito e 280 euro per l’affitto. Questi però sono casi-limite, calcolati immaginando famiglie in grave stato di povertà, con un Isee prossimo allo zero. Gli importi, inoltre, sono calcolati in base agli stanziamenti previsti dalle legge di bilancio per il 2019 e potrebbero diminuire se il numero dei richiedenti superasse le stime fatte dal governo.