La Toscana è la prima regione d’Italia per numero di Indicazioni Geografiche, con 89 denominazioni DOP e IGP (di cui 33 agroalimentari e 58 vitivinicole) e un impatto economico che supera il miliardo di euro. Lo rivela un rapporto Ismea-Qualivita, che evidenzia come la regione sia nella top 5 nazionale per ritorno economico e vanta un’importante seconda posizione nel comparto vino.
A far la voce grossa Siena, prima provincia per valore con 426 milioni di euro, seguita da Firenze e Grosseto. Dati che raccontano un vero e proprio patrimonio del territorio, simbolo di tradizione, cultura e motore dei flussi turistici, e che saranno al centro del convegno “La cultura della qualità in Toscana”, in programma questo pomeriggio a Siena, nella sala San Pio del Santa Maria della Scala (ore 16).
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Siena Luigi De Mossi, del presidente della provincia Silvio Franceschelli e del presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi, il convegno si aprirà con gli interventi di Mauro Rosati (direttore generale Fondazione Qualivita), Francesco Cipriani (medico e direttore epidemiologia Asl Toscana Centro), Ruggero Larco (Accademia Italiana della Cucina), Simone Bastianoni (Università di Siena) e Angelo Riccaboni (presidente Fondazione PRIMA). Poi, spazio alla tavola rotonda “Le esperienze dei Consorzi di Tutela” con Donatella Cinelli Colombini (Consorzio Vino Orcia), Fabrizio Filippi (Consorzio Tutela Olio Toscano IGP), Stefano Campatelli (Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano), Andrea Righini (Consorzio Pecorino Toscano), Christian Sbardella (Consorzio Olio Toscano IGP) e Stefano Mengoli (Consorzio Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale).
Le conclusioni della giornata saranno affidate all’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi. “La Regione Toscana - afferma Remaschi - ha intrapreso da tempo la strada della qualificazione delle produzioni agroalimentari e del vino, che rappresentano l’identità dei territori, a beneficio sia delle comunità locali sia di coloro che vengono a godere della bellezza di questa straordinaria regione”. Al termine dei lavori seguirà l’esposizione e degustazione di prodotti a cura dei Consorzi di tutela e delle organizzazioni dei produttori della Toscana.