In passato lo hanno vinto corridori del calibro di Francesco Moser, Marco Pantani, Gilberto Simoni, Danilo Di Luca. Sul podio ci sono saliti colleghi che hanno fatto o stanno facendo una grande carriera come Ivan Gotti, Fabio Aru, Gianni Bugno, Domenico Pozzovivo, Giuseppe Guerini. Nel 2017 ha vinto il russo Pavel Sivakov, subito passato allo Sky Team, nel 2018 a trionfare è stato il talentuoso connazionale Alexandr Vlasov. Parliamo del Giro d’Italia Under 23 che dopo quattro anni di pausa (dal 2013 al 2016) è tornato al centro dell’attenzione con l’ambizioso obiettivo di diventare la corsa Under 23 più importante a livello internazionale. E i numeri dimostrano che la strada è quella giusta: nella scorsa edizione il pubblico per l’evento è stato stimato in 60.000 persone, una manifestazione che è stata seguita anche Oltreoceano e che ha dimostrato che il ciclismo giovanile ha appeal.
Bene, la novità è che per l’edizione 2019, il Giro d’Italia Under 23 passerà anche per Montalcino e precisamente in quelle strade “eroiche” che presto, come anticipato dalla Montalcinonews, diventeranno un percorso permanente. Come si è concretizzato questo progetto? Da tanti anni una bella amicizia lega il direttore generale del Giro d’Italia Under 23, il romagnolo Marco Selleri, al gruppo organizzatore dell’Eroica Under 23, a cui ha dato una mano in questi anni per l’organizzazione della gara toscana. Da tempo è nata, tra Marco Selleri e Franco Rossi (responsabile di Eroica Montalcino e vicepresidente di Eroica), l’idea di portare in Toscana il Giro d’Italia Under 23, per omaggiare la storia de L’Eroica e il gruppo di persone, a partire da Giancarlo Brocci, che ha ideato e sviluppato un progetto così importante dal punto di vista economico e turistico per la Toscana. Ma l’arrivo del Giro d’Italia Giovani Under 23 è anche un omaggio alla grande storia del ciclismo toscano (che ha ospitato anche i Mondiali a Firenze nel 2013) e a personaggi come Alfredo Martini che hanno reso grande la Toscana nel mondo del ciclismo. Motivazioni, spiegano gli organizzatori, che si aggiungono all’acquisita consapevolezza del fatto che, oggi, le strade bianche sono perfettamente integrate nei percorsi delle corse a tappe del ciclismo su strada moderno anche tra i professionisti e quindi adatte pure per il percorso della prestigiosa e formativa gara a tappe internazionale per talenti Under 23.
Quando vedremo arrivare i giovani talenti delle due ruote a Montalcino? La risposta è lunedì 17 giugno. Domenica 16 giugno il Giro infatti partirà da Sesto Fiorentino, con il sentito omaggio al grande Ct Alfredo Martini, per una tappa che onora il modello “Eroica” presentando tratti di sterrato nel finale, prima dell’ arrivo a Gaiole in Chianti, città natale di Giancarlo Brocci e de L’Eroica. Lunedì 17 giugno si parte da un’altra capitale del “modello Eroica”, Buonconvento, ma si transiterà, in questa giornata, anche da Montalcino, che a maggio ospita la ciclostorica Eroica Montalcino. L’arrivo di tappa sarà al Monte Amiata, dove nel 2018 si concluse la seconda tappa dell’Eroica Under 23, vinta da Aleksandr Vlasov che poi chiuse al secondo posto in classifica generale. Lo stesso Vlasov, meno di due mesi più tardi, conquistò la classifica generale del Giro d’Italia di categoria. L’arrivo in salita sul Monte Amiata sarà il primo in pendenza della “corsa rosa” Under 23 nel 2019: dal punto di vista tecnico rappresenterà dunque la prima vera chiamata per gli uomini di classifica.
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