Sabato 9 febbraio il Consorzio del vino Orcia sarà presente a Firenze (Fortezza da Basso - Padiglione Cavaniglia) per presentare le nuove annate alla stampa nazionale ed internazionale durante la manifestazione di “PrimAnteprima”, evento dedicato ai piccoli Consorzi Toscani. L’inaugurazione della Settimana delle Anteprime di Toscana 9-16 febbraio 2019 si tiene durante PrimAnteprima, e si inserisce nella cornice della nona edizione di BuyWine (8-9 febbraio, Fortezza da Basso di Firenze)
Il Consorzio del vino Orcia porterà in degustazione più di 30 etichette di 13 aziende. “Ogni bottiglia di vino Orcia Doc ha una storia da raccontare e presentarsi a più di cento giornalisti provenienti da tutto il mondo è una grande opportunità per la denominazione Orcia”, commenta la Presidente Donatella Cinelli Colombini, “un’occasione che può far conoscere al mondo un vino artigianale in un mondo globale, poiché i produttori di vini Orcia Doc, ancora oggi seguono dalla vigna alla commercializzazione i loro prodotti”.
Le aziende presenti alla kermesse di “primAnteprima” che permetteranno di fare un viaggio alla scoperta della Orcia Doc saranno: Atrivm, Bagnaia, BeomBé, Campotondo, Capitoni Marco, Castelnuovo Tancredi, Donatella Cinelli Colombini, il Poggio, Podere Albiano, Poggio Grande, SassodiSole, Tenuta Sanoner, Valdorcia Terre Senesi.
Orcia Doc. Le uve che danno i vini della denominazione sono in gran parte coltivate in un territorio, la Val d’Orcia, che da qualche anno è stato riconosciuto come patrimonio Unesco. Non è un caso che tra i principali temi portati avanti dai produttori e dal Consorzio vi sia proprio quello della salvaguardia del paesaggio agricolo, uno tra i più belli del mondo. Un paesaggio dove ogni anno in media si registrano circa 1,4 milioni di presenze turistiche, con un milione di escursionisti. Molti sono anche gli stranieri che hanno case di proprietà nella zona e non a caso il 65% delle aziende vitivinicole dell’Orcia Doc è impegnata anche nell’ospitalità con un agriturismo o un servizio di ristorazione. Senza contare che la maggior parte di queste strutture è come un museo all’aria aperta, un “museo del paesaggio” con punti panoramici unici al mondo.
I numeri della Doc. Nata nel febbraio del 2000, l’Orcia Doc raccoglie nella sua area di produzione dodici comuni a sud di Siena (Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, parte dei territori di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena). Il disciplinare di produzione prevede la tipologia “Orcia” (uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese), l’ “Orcia Sangiovese” (con almeno il 90% di Sangiovese) entrambe anche con la menzione Riserva in base a un prolungato invecchiamento (rispettivamente 24 e 30 mesi tra botte di legno e bottiglia). Fanno inoltre parte della Doc il bianco, il rosato e il Vin Santo. A oggi sono 153 gli ettari di vigneti dichiarati su un totale potenziale di 400 ettari. La produzione media annua si attesta intorno alle 240 mila bottiglie realizzate dalle circa 60 cantine nel territorio di cui oltre 40 socie del Consorzio di tutela.