Febbraio è in arrivo e, come è noto, per Montalcino e tutti gli appassionati di vino è il momento di “Benvenuto Brunello”, evento che si terrà dal 15 al 18 febbraio nei chiostri del Complesso di Sant’Agostino. La scorsa settimana, nella sede del Consorzio del Vino Brunello, si è tenuta la degustazione in cui gli addetti ai lavori hanno espresso i loro giudizi per la classificazione dell’annata. Dalle prime “anticipazioni” raccolte i giudizi sono più che incoraggianti. Anche se, quando si parla di Brunello, i risultati si vedono “sulla lunga distanza”. Ancora pochi giorni e poi scopriremo le stelle assegnate al Brunello di Montalcino 2018 che saranno celebrate nella piastrella che, come da tradizione, verrà attaccata nella facciata del palazzo comunale storico. “Una giornata importante - ha detto il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Patrizio Cencioni - abbiamo valutato l’ultima vendemmia, sono molto soddisfatto. Ringrazio tutti i partecipanti e i tecnici che lavorano per Montalcino, avevamo una quarantina di tecnici e 44 campioni rappresentativi dell’intero territorio”. Per il presidente le prime impressioni sono positive. “Sono soddisfatto di quelle che erano le caratteristiche dei vini, una grande qualità che viene dall’attenzione sia in vigna che nella fase di fermentazione. Siamo fiduciosi per un buon risultato”. Pareri espressi anche da Riccardo Viscardi (vicecuratore della guida DoctorWine). “Il concetto fondamentale è che ormai su Montalcino c’è una qualità media su questi vini molto elevata. E quindi anche annate che hanno avuto delle difficoltà oggettive di andamento climatico vengono molto ben interpretate. Ad esempio la 2014, che ho finito di degustare recentemente, ha dato delle sorprese nonostante sia stata un’annata difficile. E anche per la 2018 devo dire, con le sue contrapposizioni strane, che in questi campioni ci sono delle cose molto interessanti, altre un pochino meno ma son vini che vedremo tra cinque anni. Quindi c’è tempo”. “Non è un’annata tra quelle considerate eccezionali - ha detto l’enologo Paolo Vagaggini - ma una buona annata, di medio livello. Ora vedremo il giudizio definitivo che abbiamo dato facendo le somme di tutti i degustatori. Sicuramente quello che viene fuori è un lavoro fatto bene in cantina e in vigna su un’annata che non è stata particolarmente clemente come tempo”.
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