Addio al re dei wafer. È morto all’età di 78 anni Armin Loacker, che trasformò una piccola pasticceria fondata a Bolzano dal padre Alfons in una delle più famose aziende dolciarie al mondo, oltre 1.000 dipendenti, un volume d’affari di 335 milioni di euro e attualmente guidata dai figli Andreas e Martin e dal nipote Ulrich Zuenelli. Armin Loacker entrò nell’impresa del padre nel 1958, dopo il diploma come pasticciere e alcune esperienze all’estero, in qualità di responsabile della produzione. Dieci anni dopo lo affianca la sorella Christine e a completare il team arriva il fratello più giovane, Rainer, come direttore delle vendite. È proprio Rainer, alla fine degli anni Settanta, a separarsi dall’azienda di famiglia e a dedicarsi al mondo dell’omeopatia e della biodinamica. Fonda l’azienda omeopatica Loacker Remedia e poi rileva tre tenute vinicole. La prima in Alto Adige, l’ultima in Maremma. Nel mezzo, nel 1996, l’acquisto di una tenuta di Montalcino, ribattezzata Corte Pavone (91 ettari appartenuti dal 1940 alla famiglia Martini di Montalcino, e passati nel 1988 a Terre Bindella). Oggi gli ettari vitati sono 18 (Brunello ma anche Merlot e Cabernet Sauvignon), e l’azienda, a produzione biodinamica, è gestita insieme ai figli Hayo e Franz Josef.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024