Arrivederci 2018, benvenuto 2019. Giorni di passaggio e di bilanci per un anno pronto a finire nell’archivio dei ricordi e un altro, carico di speranze, in arrivo. Che è successo negli ultimi dodici mesi a Montalcino e dintorni? Dal punto di vista delle grandi opere non c’è stata la svolta tanto attesa. Ad esempio progetti come quelli delle scuole e della riqualificazione dell’area dello Spuntone non sono ancora partiti. Stessa cosa per la videosorveglianza, per molti divenuta una necessità imprescindibile. Perché il 2018 è stato anche l’anno dove si sono verificati spiacevoli furti nelle aziende e non solo, basti ricordare il recente episodio avvenuto in pieno centro dove una signora è stata aggredita e derubata di una manciata di euro. Un fatto inedito da queste parti e che per molti resterà isolato. Ma che ha fatto comunque scattare un campanello di allarme. Le telecamere potrebbero rivelarsi utili anche per contrastare il “fenomeno” dei rifiuti abbandonati che sta prendendo piede, purtroppo, un po’ in tutto il territorio. Il nuovo anno dovrà essere quello del cambio di marcia e di un luogo che guarda al futuro, capace di ragionare come un territorio compatto e privo di confini. Sono passati due anni dalla fusione con il Comune di San Giovanni d’Asso e dalle frazioni, a volte, arrivano dei malumori prontamenti segnalati anche dai nostri lettori con messaggi e foto. Perché? Certo, ci vuole tempo. Alcuni progetti a Montisi e San Giovanni d’Asso sono pronti a decollare ma è inutile nascondere che c’è chi si aspettava di più. E anche a Montalcino si discute sovente su come migliorare alcuni aspetti. Si parla spesso di turismo, ma possibile che in un posto come Montalcino non ci siano ancora i taxi? Possibile che durante l’inverno non ci sia un evento di spessore in grado di richiamare turisti da tutto lo Stivale? Perché il centro storico non “vive” per tutto l’anno?
Il 2018 non è stato comunque privo di emozioni; dall’arrivo di Sting per Benvenuto Brunello alle vittorie del Travaglio (maggio nell’edizione straordinaria e ottobre) e Borghetto (agosto) al Torneo di Tiro con l’arco. E a proposito di Sagra del Tordo, chissà che oltre all’arrivo dei nuovi costumi per il corteo non possano giungere delle novità per l’organizzazione della Festa. Se ne parla da anni.
Quello che sta per terminare è stato anche l’anno in cui si è celebrato il trecentenario dall’incoronazione dell’immagine della Madonna del Soccorso con l’arrivo, l’8 maggio, del cardinale e presidente Cei Gualtiero Bassetti. Gioie anche dallo sport, con il Montalcino calcio che è salito in Promozione e il Torrenieri che sogna in grande in Prima Categoria. Ma anche della conferma degli Arcieri Montalcino sempre al top in giro per l’Italia e all’estero. Senza dimenticare le altre realtà, ugualmente importanti perché rappresentano dei punti di riferimento per i giovani e non solo.
Per quanta riguarda il mondo del vino, nei prossimi mesi ci sarà il cambio al vertice nel Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e conosceremo il successore dell’attuale presidente Patrizio Cencioni. La speranza, per il settore, è che in un mercato sempre più competitivo e globalizzato Montalcino e il Brunello riescano ad affermarsi, come è avvenuto fino ad ora, in Italia e nel mondo.
Capitolo cultura: uscirà il bando per il complesso museale-turistico come annunciato da tempo e più volte dal sindaco Silvio Franceschelli che nel frattempo è diventato anche presidente della Provincia di Siena. Vi terremo sicuramente aggiornati.
Il 2018 è stato anche un anno doloroso con la perdita di tanti amici e persone che avevano a cuore Montalcino. Ci mancate ma nel nostro cuore e in quello dei montalcinesi siete e sarete sempre presenti.