Un’edizione all’insegna dell’eccellenza. Food & Wine in Progress ha portato lo scorso weekend (1-2 dicembre) alla Stazione Leopolda di Firenze migliaia di visitatori che hanno degustato circa mille vini ai banchi d’assaggio e hanno potuto apprezzare il ricco calendario di eventi predisposto per valorizzare le produzioni enologiche e contemporaneamente la figura del sommelier.
La giornata di domenica in particolare ha visto protagonisti i vini non solo ai banchi d’assaggio ma anche nel convegno che si è tenuto sul tema della zonazione, moderato da Chiara Calcagno, conduttrice di Wine TV, cui hanno partecipato il presidente nazionale di AIS Antonello Maietta, il vicepresidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Stefano Cinelli Colombini, il presidente del Consorzio del Vino Chianti Classico Giovanni Manetti, il Coordinatore della struttura tecnica del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano Paolo Solini e, in rappresentanza di un’area vitivinicola della Germania (Paese ospite in questa edizione) Reinhard Löwenstein per il Comitato Esecutivo Consorzio V.D.P.
Il concetto principale emerso da tale momento di confronto è stato che, conseguentemente alle mutazioni climatiche che costringono a spostare sempre più verso nord le produzioni di certe tipologie di vino, diviene “restrittivo” parlare di zonazioni perimetrate fisse, salvo per zone viticole di ampie dimensioni con territori particolarmente estesi e diversificati sia per suolo che per il clima. Ciascun vino ha un proprio terroir ed assorbe determinate caratteristiche in base all’area di produzione; tuttavia le variazioni di anche solo un elemento di equilibrio sono inevitabilmente un segnale che richiede di essere preso in considerazione e, pur rispettandone la territorialità, si pone la questione di non creare “gabbie” anacronistiche che ne impediscano lo sviluppo, ma di lavorare in direzione di una maggiore flessibilità a vantaggio della qualità.