Grazie anche a una temperatura decisamente gradevole, è partito con il piede giusto il primo weekend della Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi a San Giovanni d’Asso. Un evento longevo, giunto all’edizione n.33, e che unisce sapori, intrattenimento e tradizione. Protagonista assoluto il Tartufo Bianco delle Crete Senesi che ha vissuto, rispetto a un anno fa, una stagione positiva. Mercatini di prodotti tipici, degustazione anche di altre eccellenze, come il pecorino, pranzi e cene alla Proloco e lo “square food”, lo spettacolo del Treno Natura, le mostre artistiche hanno composto il ‘menù’ di questo secondo fine settimana di novembre. E il prossimo weekend si replica. Consegnato anche il premio “Il Tartufo della Solidarietà” vinto dalla onlus grossetana “La Farfalla” che si occupa (gratuitamente) di assistenza domiciliare e sostegno psicologico per i pazienti oncologici in fase avanzata e terminale di malattia.
Il presidente dell’associazione Tartufai Senesi, Paolo Valdambrini, fa il punto della situazione sull’annata e i prezzi del tartufo ma anche di una ‘battaglia” contro la Regione che l’associazione sta combattendo. “Le piogge dell’estate sono state propiziatorie, ci sono tartufi buoni di ottima qualità. Lo dimostrano anche i prezzi che partono, al pubblico, dai 1.400 euro, toccando poi, a secondo della pezzatura, i 2000 euro al chilo e i 2.500 euro al chilo per i tartufi più belli. Un prezzo che definirei accessibile, siamo tornati alla media degli anni ‘normali’. I tartufi che si vendono a San Giovanni d’Asso sono quelli dei soci dell’Associazione Tartufai Senesi, i prodotti sono raccolti nelle tartufaie da noi gestite e mantenute, un aspetto, quest’ultimo, a cui tengo molto precisare. Non sono molto soddisfatto infatti di quello che stanno facendo a livello politico e giurisdizionale. La nuova legge, almeno per quanto riguarda la prima proposta, non ci è piaciuta e l’abbiamo respinta in toto. La Regione Toscana non sta impostando bene sia la legge che altre disposizioni che ha mandato anche recentemente. Noi siamo fermi nelle nostre posizioni, combattiamo queste proposte che giudichiamo sbagliate e che vanno contro alle persone che lavorano e ai tartufai che, come noi, mantengono e gestiscono le tartufaie. Lo capisco - conclude Valdambrini - vengono fatte pressioni da altri luoghi che non hanno il tartufo, ma noi ce lo abbiamo e questa risorsa ce la vogliamo tenere stretta”.