Ci siamo. Il weekend che sta per arrivare porterà Montalcino ad essere la capitale italiana del rally. La nona edizione del Tuscan Rewind (da venerdì a domenica) sta per accendere i motori per una tappa che rappresenta l’ultima prova del Campionato Italiano Rally Terra, con tre piloti, Ceccoli, Marchioro e Trentin che si giocheranno lo ‘scudetto’ proprio nella patria del Brunello. Un antipasto, gustoso, in attesa del ‘boom’ del 2019 quando la gara, organizzata da Prosevent, entrerà a far parte del Campionato Italiano Rally assoluto (CIR) e quindi nel gotha nazionale della competizione. L’elenco degli iscritti arriva quest’anno a superare le tre cifre grazie a 105 equipaggi (70 per la parte “moderna”, 35 in totale per le “storiche”). I numeri sono importanti, si stima che tra gli staff degli equipaggi e il pubblico di appassionati arriveranno a Montalcino circa 5.000 persone, tra questi ci sono una cinquantina di giornalisti accreditati. Una notizia positiva anche per smuovere il turismo in un periodo storicamente piuttosto ‘fermo’ per il settore. Dopo otto stagioni in cui la gara ha riportato nella provincia di Siena il movimento rallistico di alto livello, quest’anno l’asticella si alza, con la contesa dello ‘scudetto’ e la conseguente assegnazione del titolo ma anche grazie a un plateau di adesioni di livello. Il rally avrà gli scenari esclusivi della provincia senese, attraverserà i comuni di Montalcino e Buonconvento e gran parte delle strade della provincia, proponendo un percorso che si ispira alla tradizione. Quella “mondiale”, visto che le strade utilizzate sono state teatro, negli anni ottanta e novanta, delle più accese sfide del Campionato del Mondo Rally. Previste otto prove speciali distribuite in due giorni di gara, quattro diverse, per un totale competitivo di 100,3 chilometri sugli oltre 250 dell’intero sviluppo. Sono 20 i conduttori stranieri e 23 le vetture di categoria R5 iscritte. Grande attesa tra gli appassionati per vedere all’opera, con il numero uno sulle fiancate, il neo Campione d’Italia (per l’undicesima volta), Paolo Andreucci, che sarà anche lui al via - affiancato da Anna Andreussi - con la Peugeot 208 T16 R5, soprattutto per “testare” il percorso che il prossimo anno dovrà affrontare per la sfida del tricolore assoluto. Pronosticato per la vittoria assoluta, il pilota ufficiale Peugeot sarà di nuovo la classica pietra di paragone per tutti, a partire da chi sarà al via per la lotta di assegnazione del titolo “terra” 2018, vale a dire il padovano Nicolò Marchioro, il sammarinese Daniele Ceccoli ed il trevigiano Mauro Trentin.
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