Un vero e proprio défilé del vino. Questa è stata l’atmosfera respirata durante l’edizione n. 7 di “barolobrunello”, che si è chiusa il 18 novembre a Montalcino.
Il freddo pungente non ha fermato gli amanti delle due denominazioni top della storia enoica italiana. Più di 800 gli ingressi durante le due giornate di tasting che hanno coinvolto 60 cantine di Montalcino e Langhe per più di 200 vini in degustazione. Inoltre il pubblico ha avuto modo di assaggiare i vini in abbinamento ad alcuni prodotti gastronomici delle due Regioni, Toscana e Piemonte.
“Barolobrunello” si è aperto il 16 novembre, con le cene nei cinque ristoranti selezionati (Osticcio, Drogheria Franci, il Giglio, Boccon di vino e il Grappolo blu) andate sold out. L’obiettivo è stato quello di scoprire i vini anche attraverso l’abbinamento alla cucina italiana, con piatti sapientemente accompagnati da Brunello, Barolo, Rosso di Montalcino e Nebbiolo.
La sera del 17 novembre è stata caratterizzata dalla cena di Gala che quest’anno, oltre alla partecipazione di Roberto Rossi del Ristorante Il Silene, è stata animata anche dalla collaborazione con l’organizzazione no profit Pizza&Peace ed è ruotata attorno ad un prodotto tipico italiano, la pizza. La squadra di WineZone ha deciso di devolvere l’incasso in beneficenza a favore dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, specializzato nella cura dei bambini.
Barolobrunello è un evento itinerante che si è spostato negli anni da Barolo a Lugano, da Monaco di Baviera a Milano per presentare l’eccellenza di questi due territori italiani contraddistinti da qualità e passione dei produttori che di volta in volta si mostrano al pubblico internazionale, capaci di produrre al meglio i vini che rappresentano l’Italia nel mondo. Da sempre il risultato è stato un mix eccellente dei terroir, del clima e della storia di chi abita queste zone.
La selezione delle cantine partecipanti è a cura del team di WineZone, organizzatrice dell’evento, guidata da Andrea Zarattini che nei mesi precedenti ricerca tra Piemonte e Toscana il meglio delle due denominazioni, tra realtà consolidate e simbolo della tradizione enoica e piccole giovani cantine pronte a mettersi in gioco.