Scuola Permanente dell’Abitare, con il patrocinio del Comune di Montalcino, presenta “transnational migration and immigration”, l’installazione di Franca Marini realizzata nel febbraio 2018 per lo Human Rights Institute (Kean University, Union, New Jersey). L’opera verrà reinterpretata e contestualizzata dall’artista all’interno del chiostro cinquecentesco di Sant’Agostino (dal 9 al 30 novembre) e farà da sfondo agli eventi di “Non ho paura dell’uomo nero ” in programma a Ocra Montalcino nel mese di novembre.
Con questa installazione, come scrive l’artista, viene rappresentato non solo il viaggio di speranza a cui sono costretti milioni di migranti alla ricerca di una nuova vita, ma anche quel viaggio inteso come trasformazione interiore che ogni uomo e donna può dover intraprendere per superare, lasciarci alle spalle ciò che ancora non ci rende completamente umani. Una trasformazione che non può prescindere dall’incontro e accettazione del diverso, del non conosciuto e come tale da temere - il pericolo che il migrante rappresenta nell’immaginario collettivo della nostra società - che implica il riconoscimento nell’altro della nostra condivisa umanità senza cui costruire un mondo diverso e più giusto non è possibile.
Resti di ciò che un giorno era un riparo, frammenti di oggetti quotidiani impigliati su reti lacerate o come alla deriva dopo un naufragio, creano una scenografia che evoca un senso di smarrimento e lacerazione. Da un paesaggio desertico senza vita il visitatore viene condotto lungo un percorso che porta all’incontro con i volti di quegli uomini e quelle donne che hanno sfidato la morte.
Il giorno dell’inaugurazione, venerdì 9 novembre (ore 19), verrà presentato anche il video “Una nuova vita” con testimonianze di migranti provenienti da vari paesi, alcune delle quali raccolte dall’artista nel 2016 a Riace, paese simbolo a livello mondiale d’integrazione e accoglienza.
Focus: chi è Franca Marini
“Credo che l’arte sia uno strumento capace di creare un rapporto tra una dimensione inconscia, profonda ed il mondo esterno: capace di creare un legame, uno stato di risonanza con gli altri. Le immagini dell’arte sono rappresentazioni complesse. Maggiore il livello d’elaborazione sia in termini di forma che di contenuto, maggiore sarà anche il valore artistico e con esso la loro potenza espressiva e di comunicazione”
(Franca Marini, San Francisco, 1990).
Franca Marini è una artista italiana con una formazione internazionale. Nasce a Siena dove consegue la maturità artistica con 60/60 presso l’Istituto Statale d’Arte Duccio di Buoninsegna. Si diploma poi in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze con la votazione di 120 e lode. Terminati gli studi accademici, continua la sua formazione artistica: frequenta un corso di disegno e scultura al Centro d’Arte il Verrocchio a Casole d’Elsa (Siena) ed un corso di pittura alla scuola d’arte The CityLit a Londra. Compie numerosi viaggi-studio dal 1985 al 1987 nelle principali capitali europee: Amsterdam, Parigi, Bruxelles, Barcellona, Madrid, Londra, Edimburgo, Monaco di Baviera e Atene. Seguono poi nel 1988-90 Oslo, Bergen, Stoccolma e Berlino. Alla fine degli anni ottanta si reca negli Stati Uniti determinata ad approfondire i suoi studi artistici ed a intraprendere la carriera di artista. A San Francisco, dopo la scuola di pittura del Fort Mason Art Center, frequenta il San Francisco Art Institute, una tra le scuole d’arte più d’avanguardia degli Stati Uniti, dove si confronta con le correnti artistiche radicali ed innovative della cultura americana. Nel 1991 si trasferisce a New York dove risiederà per circa 10 anni. Dopo una lunga formazione in campo pittorico, dal 2005 realizza installazioni site-specific e opere video in cui sviluppa temi legati a contesti metropolitani e a problematiche sociali relative ai diritti umani. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia, Costa Rica e Stati Uniti. Tra le numerose mostre personali e collettive, ricordiamo: The Interior Landscapes Elizabeth Harris Gallery, New York (1996), San Francisco Museum of Modern Art Artists Gallery, San Francisco (1998), Reconstrucción en rojo Nuevas Obras Galería Nacional, San José, Costa Rica (2005), Universal Language Queens College Art Center, New York (2009), TEXT-o-&-figure Galería Nacional, San José, Costa Rica / Meridian Gallery, San Francisco (2010) / Fabula Urbis, Lisbona (2011), De Colección, Museo de Arte y Diseño Contemporáneo, San José, Costa Rica (2011-12), Gestos Mary Chacon Contemporáneo, San Josè, Costa Rica (2014), Brujas pero tambien brujos Aglutinador – Brücke, La Habana (2014), Visions from the metropolis – an artistic research between urban life and early renaissance imagery, Karl and Helen Burger Gallery, kean University, Union, N.J. (2017). Tra i principali video screenings, ricordiamo: SonoMACLab Museo de Arte Contemporáneo de Puerto Rico, San Juan, Porto Rico (2010), Cosa es lo humano? Museo della Preistoria del Monte Cetona, Cetona (2012), Visionaria International Film Festival, Siena (2015), P21 gallery, Londra (2015), Al Ard Doc Film Festival, Cagliari (2016).