Il testa a testa per la Presidenza della Provincia di Siena tra il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli (il candidato scelto dal Pd) e il primo cittadino della città del Palio, Luigi De Mossi (l’uomo del centrodestra), fa registrare, a poco più di una settimana dal voto, una grande novità: se De Mossi vincerà non ricoprirà la carica di presidente ma rimetterà a disposizione il mandato in attesa di nuove elezioni. Franceschelli, sulla carta, parte favorito (grazie anche al voto ponderato che ‘premia’ il peso numerico della popolazione di un territorio), vedremo se questa decisione del sindaco di Siena porterà a dei colpi di scena o meno.
Lo stessso De Mossi ha annunciato questa decisione con un comunicato: “Il 31 ottobre gli eletti nei 35 Comuni senesi, saranno chiamati ad eleggere il nuovo Presidente della Provincia di Siena. La riforma Del Rio è oggettivamente lacunosa e molti aspetti sono ancora in via di assestamento. Il dato che maggiormente colpisce per la sua incongruenza, è quello relativo all’impossibilità di candidarsi data a sindaci che non abbiano ancora almeno dodici mesi di mandato. Se consideriamo che ben 29 comuni su 35 della nostra provincia andranno a rinnovo nella primavera 2019, l’eleggibilità si riduce drasticamente. Ho deciso quindi di dare disponibilità a una candidatura di servizio per garantire il principio democratico di scelta evitando il candidato unico. In ogni caso considerando che cambiare mentalità e metodi non possa essere solo un enunciato, in caso di mia vittoria, rimetterò a disposizione il mandato per consentire nuove votazioni e una partecipazione dei consiglieri e sindaci che risulteranno eletti alle prossime elezioni comunali. In ciò un gesto di correttezza e di vera interpretazione dello spirito democratico che deve animare ogni Amministratore Pubblico. Ciò rafforzerà il mio impegno per l’ottenimento di un risultato vincente, a garanzia di tutti, a prescindere da orientamenti e appartenenze politiche”.