Mentre scriviamo questo articolo la home page del sito della Federazione Italiana di Tiro con l’Arco si apre con la notizia di Federico Fabrizzi e della sua prossima avventura a Buones Aires, Argentina. Il motivo della trasferta è da stropicciarsi gli occhi: Fabrizzi rappresenterà la Nazionale italiana ai Giochi Olimpici Giovanili. Ci sarà solo lui ad indossare la maglia azzurra e a inseguire un sogno bellissimo ma meritato: grazie alla prestazione ai Mondiali giovanili del 2017 a Rosario, la città di Leo Messi (si vede che l’Argentina è nel destino del nostro arciere) e alle ultime brillanti prestazioni, il ragazzo si è conquistato la fiducia di tutti e adesso può andare a caccia, con la testa sgombra e il braccio sciolto, di quella fantastica esperienza a cinque cerchi. Fabrizzi sarà seguito dal tecnico della Nazionale Gianni Falzoni e parteciperà sia alla gara individuale che a quella mixed team dove, dopo le frecce di qualifica, sarà abbinato ad un’arciera di un’altra nazionalità (così prevede il regolamento) per provare a conquistare una medaglia.
Perché questo giovane talento di San Quirico, 16 anni, tesserato per gli Arcieri Montalcino dove è cresciuto sotto la sapiente guida di Gino Antonio Focacci, quando tira le frecce, beh, non si accontenta. Ci saranno i migliori del mondo in Argentina a sfidarsi e quindi conquistare una medaglia sarà un’impresa. Ma attenzione a Federico, perché lui c’è sempre e non molla mai. E per inseguire i suoi sogni, da qualche settimana, ha lasciato San Quirico e Montalcino e si è trasferito a Cantalupa in Piemonte per allenarsi al Centro Federale. “Sono molto contento - ha detto Fabrizzi alla Montalcinonews mentre stava attendendo il treno a Roma - penso che sarà una bella esperienza. Dietro ci sono impegni e sacrifici, la concorrenza che troverò è notevole. Corea, Cina, Taipei, Giappone, Turchia e Belgio hanno arcieri forti. Voglio solo pensare a divertirmi, mi sono allenato tanto per arrivare qui pronto: fino a due settimane fa a Montalcino adesso in Piemonte dove sono felice di essermi trasferito. Sento Gino spesso (Focacci ndr) e spero di fare bene, inizio le Olinpiadi il 12 ottobre con le qualificazioni”. Già, questa mattina, prima della partenza per Roma, Focacci, presidente degli Arcieri Montalcino, ha fatto colazione con il ragazzo e gli avrà dato gli ultimi consigli prima della trasferta. Anche se, da quello che ci dice, Fabrizzi è già molto maturo nonostante sia giovanissimo. “Se capita una giornata che tira bene - spiega Focacci - Federico non lo batte nessuno. L’ho preso tre anni fa e durante gli allenamenti e le gare ha bruciato tutte le tappe. Adesso si gioca le Olimpiadi, il torneo più importante, è al top. Con lui ho utilizzato tutti i criteri di preparazione per gli atleti che mi hanno insegnato al Coni nel corso per tecnico di quarto livello europeo. E ne è valsa la pena”.
Ovviamente la soddisfazione è grande anche a San Quirico. Il padre di Federico ha sempre spinto il suo ragazzo incoraggiandolo in ogni momento. Lo abbiamo contattato ed era veramente emozionato. Che peccato che nessuna tv trasmetterà la gara di Buenos Aires! “Sono contentissimo - esordisce Simone Fabrizzi - lui cominciò a giocare a calcio ma poi decise di cambiare. Io l’unica cosa che gli dissi era di continuare a fare sport. Gli piaceva il tiro con l’arco, aveva già tirato durante la festa del Barbarossa e allora un giorno pronunciò queste parole: ‘io voglio tirare con l’arco tutti i giorni e non una volta all’anno!’. Quindi siamo andati a Montalcino dove è cresciuto e si è sempre trovato bene. Adesso Federico si è trasferito a Cantalupa, è un posto piccolo ma è coccolato da tutti, già si trova bene. A scuola va a Pinerolo, a pochi chilometri da dove si allena. Se mi è dispiaciuto? No, questi treni passano una volta, ha fatto bene a prenderlo. Adesso farà l’Olimpiade a Buenos Aires, ci sono tanti ragazzi fortissimi, in alcune parti dell’Asia il tiro con l’arco è uno sport considerato come il calcio da noi. Ma l’unica cosa importante è che si diverta”. Che poi è anche quello che ha detto Federico. Noi ci uniamo al coro e facciamo un grande in bocca il lupo a questo atleta che porterà il nome di Montalcino, San Quirico e dell’Italia intera ai Giochi Olimpici Giovanili a Buenos Aires. Forza Fede!
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