Finiscono ai sedicesimi di finale le Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires di Federico Fabrizzi che, dopo l’eliminazione di sabato nel mixed team ha perso ieri lo scontro individuale contro l’ucraino Artem Ovchynnikov per 6-2. L’arciere azzurro, nativo di San Quirico e tesserato per gli Arcieri Montalcino, ha perso i primi due set (27-25 e 28-27). Poi, sotto 4-0, ha ritrovato la giusta concentrazione strappando il terzo parziale per 22 a 20, col vento a giocare un brutto scherzo a entrambi gli atleti perché Fabrizzi centra due 10 e un 2, mentre l’avversario due 10 e uno 0. Decisive le successive tre frecce: l’ucraino ritorna in forma smagliante e mette a segno due 10 e un 9 lasciando a Fabrizzi solo le briciole di un set che termina 29-24 e che regala il successo a Ovchynnikov.
“Avrei preferito andasse diversamente, ma sono uscito dal campo col sorriso - commenta Fabrizzi al termine del match -. Ho provato a dare il massimo e mi restano dentro la grande emozione e l’esperienza che ho vissuto qui in Argentina. La maglia azzurra è pesata più del solito? L’emozione quando scendi in campo c’è sempre, ma scompare quando cominci a tirare, ho saputo gestirla. D’altronde nelle mie precedenti uscite internazionali mi è capitato di giocare tre finali e le ho vinte tutte. Certo, qui ai Giochi Olimpici Giovanili è tutto diverso, è tutto più grande. Sei circondato da schermi e telecamere: un po’ gli occhi puntati addosso li senti”.
“Quando vieni eliminato un po’ di rabbia e delusione ci sono sempre, ma devo dire che Federico, a parte due frecce, non ha tirato male”, spiega il coach della Nazionale Giovanile Giovanni Falzoni. “Il livello qui a Buenos Aires è davvero elevato, ci sono diversi arcieri che già tirano tra i senior. Credo che l’importanza dei Giochi Olimpici Giovanili, a livello emotivo, si faccia sentire quando sei sulla linea di tiro. Faremo tesoro di questa sconfitta e ripartiremo da questa esperienza per ripartire subito”.