Uva non abbondante ma sana, premesse per un’ottima annata e stavolta niente vendemmia anticipata, con i viticoltori che dopo il rischio peronospora incrociano le dita sperando in un meteo benevolo in questi ultimi giorni. Ci siamo, a Montalcino la vendemmia del Sangiovese sta per partire.
“Sicuramente non vendemmieremo prima del 15 settembre, anche se la maturazione è sopra l’80% e l’uva è sana per quanto in alcune zone ci sia stata la peronospora - spiega al Corriere Fiorentino Riccardo Talenti, produttore e vicepresidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino - la quantità è nella nostra media, dovremo imbottigliare 8 milioni di Brunello e 4 milioni di bottiglie di Rosso. Le premesse sono per una buona qualità, ma il meteo è un po’ un’incognita”. Anche Donatella Cinelli Colombini, presidente della Doc Orcia e produttrice di Brunello al Casato Prime Donne, punta sul rosso più prestigioso: “tra le due zone l’uva migliore è senza dubbio a Montalcino. E se avessimo un settembre assolato ci sarà una vendemmia a cinque stelle. Perché le piogge hanno reidratato il terreno, che ne aveva bisogno, e perché un’estate fresca è l’evento propulsivo di ogni grande vendemmia. Sulle piante c’è poca uva, tanto che non faremo diradamenti, ma sanissima”.