25 archeologi e studenti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per un mese a Borgo Santa Rita, nel Comune di Cinigiano, a pochi passi dal fiume Orcia e dai vigneti di Castello Banfi, per continuare gli scavi archeologici di Podere Marzuolo, nell’ambito del Marzuolo Archaeological Project. La nuova campagna di scavo ha portato a un risultato interessante: è stata scoperta l’officina di un fabbro, con alcuni dei suoi strumenti di lavoro, le tenaglie e un martello, che hanno messo in evidenza le varie fasi operative, dal raffreddamento degli strumenti al riciclo della materia prima.
“Parliamo di un territorio abitato da piccoli contadini - spiega la direttrice dei lavori, Astrid Van Oyen, professoressa dell’Università di Cornell, negli Stati Uniti - Per raggiungere la città più vicina, Roselle, occorreva camminare un giorno intero a piedi. Eppure in questo contesto tipicamente rurale, si formò un centro produttivo molto importante e attivo, dove si svolgevano vari tipi di artigianato. Marzuolo produceva ceramica sigillata, cioè il vasellame a rivestimento rosso brillante che adornava le tavole nel mondo romano. Quando iniziò la produzione a Podere Marzuolo, la ceramica sigillata era un prodotto nuovo sul mercato. E anche gli artigiani sperimentavano argille e processi di cottura. L’innovazione, dunque, non si faceva soltanto nelle grandi città dell’epoca, come a Roma, ma in campagna e riguardava non solo la gente ricca ma anche i contadini, sia come produttori, sia come consumatori”.
Gli scavi del 2018 si sono focalizzati sul settore produttivo del sito, distrutto da un drammatico incendio intorno alla metà del primo secolo d.C. Ed è questa distruzione che ha preservato le attività degli artigiani proprio come fossero in corso d’opera. “Marzuolo - continua Van Oyen - è un sito unico nel suo genere per capire le dinamiche dell’Italia rurale romana, ma non si lascia interpretare facilmente ed è questo il fascino dell’archeologia: speriamo di tornare a Cinigiano nei prossimi anni per continuare la ricerca, che è nostra priorità condividere con la popolazione locale, in occasione dell’annuale visita guidata dagli archeologi, che quest’anno si è svolta il 19 luglio”.