Il grande cuore di Montalcino batterà ancora una volta in Laos. Merito del progetto di Andrea Rabissi che sta trovando, come in passato, il sostegno di tante persone. Non solo nella città del Brunello ma anche nelle frazioni. Ma andiamo con ordine: era il 2007 quando Rabissi fece il suo primo viaggio in Laos. Trovò, ricorda alla Montalcinonews, “un popolo meraviglioso ma delle scuole fatiscenti”. Presto sono arrivati i fatti: dal 2008 al 2012 sono state costruite quattro scuole in quattro villaggi diversi. Rabissi ottenne l’appoggio di associazioni, circoli, Quartieri, aziende agricole, ristoranti oltre a tanti privati cittadini che, attraverso donazioni dirette, acquisto di calendari sponsorizzati e bottiglie di vino donate dai viticoltori (ma anche con le offerte in occasioni di eventi organizzati ad hoc) resero possibile questo progetto.
Ma adesso…non c’è quattro senza cinque. L’organizzazione per la costruzione della quinta scuola è già partita, basti pensare che i lavori che interessano le fondamenta, in cemento armato, sono già avviati. Entro il 20 novembre si raccoglieranno le offerte perché poi Rabissi tornerà in Laos per completare l’acquisto dei materiali.
Cosa farà l’organizzatore di questo progetto nei prossimi due mesi? Ce lo spiega il diretto interessato. “Chiaramente non sono solo, ma vi sono molti miei coetanei che mi danno una mano: abbiamo trovato ben 16 sponsor per stampare a costo zero un calendario che verrà distribuito in cambio di una offerta. Poi pensiamo di ripetere l’esperienza passata cercando un aiuto dalle varie associazioni: Proloco, Quartieri, contrade ed attività economiche che già si sono dichiarate disponibili a collaborare. Siamo all’inizio ma vedo che anche questa volta c’è tanto entusiasmo, ma soprattutto c’è tanta voglia di offrire un piccolo ma significativo aiuto”.
L’obiettivo economico è già fissato.“Vorremmo poter arrivare a 13-14.000 euro - spiega Rabissi - che ci permetterebbero sicuramente la costruzione della scuola. Ovviamente non avere intermediari o altre associazioni a cui appoggiarsi fa diminuire la somma necessaria. Non abbiamo spese intermedie, ma tutto quello che riusciamo ad ottenere viene speso sul posto e fino all’ultimo euro. Per le prime due scuole sono stati investiti circa 34.000 euro in totale, ma grazie anche all’esperienza maturata sul posto, ci siamo accorti che potevamo costruire anche spendendo meno e quindi ora ci limitiamo a pagare il materiale occorrente. La nostra presenza è importante per seguire i lavori, mentre per la manodopera necessaria viene utilizzata la gente del villaggio che a rotazione dà il proprio apporto.”
Sono in arrivo anche gli eventi nel nostro territorio, il primo sarà sabato al Road Cafè a Montalcino (ore 20) ma presto se ne aggiungeranno anche altri pure a Torrenieri e Montisi. “Oltre al calendario che fra pochi giorni vedrete in giro - continua Rabissi - vi saranno altre iniziative che stiamo mettendo in cantiere, e che presto conoscerete. Oltre a tutto questo stiamo valutando il proseguimento di una collaborazione fra i bambini delle scuole del nostro territorio (la maglietta bianca con le impronte che vedete nella foto è frutto di questo scambio di idee ndr) ed i bambini dei villaggi del Laos, cosa che è già iniziata nell’ultimo viaggio e che spero trovi un proseguimento perché vi assicuro che ha coinvolto entrambe le scolaresche con un entusiasmo ed una eccitazione veramente unici”.
Insomma, partecipare alle prossime iniziative è cosa buona e giusta. E se qualcuno ha degli occhiali da vista che non utilizza più, può donarli e contattare Rabissi: in Laos sono molto ricercati perché danno un grande aiuto alle persone che vivono in villaggi sperduti e che non possono permettersi questi oggetti.
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