Il mese di settembre, come abbiamo ampiamente scritto, Montalcino ospiterà la mostra dedicata a Giovanni Moglio, una figura che merita sicuramente di essere riscoperta e, per molti ragazzi, conosciuta. Sarà un evento importante dove dietro c’è un bell’impegno di idee e manualità. Ma non è di questo che vogliamo parlare. L’estate è ormai arrivata allo sprint finale anche se i turisti, almeno fino ad ottobre, c’è da scommettere che affolleranno la città. Quello che però forse è mancato è stato un grande evento d’intrattenimento e culturale nel centro di Montalcino. Chiariamo un punto: il Torneo di Apertura delle Cacce è fuori da questo discorso (anche se la formula dovrà rinnovarsi e diventare, in futuro, sempre più attrattiva all’esterno se si desidera crescere) e bisogna ringraziare tutti i Quartieri ma anche le varie associazioni che durante l’anno animano la vita sociale di Montalcino. Per non parlare del Jazz&Wine, una rassegna di alto livello e pioniera del genere. Positivo, ovviamente, l’evento di “Musicisti Nati” in Fortezza, il cinema della Proloco. Ma un paese dalla forte vocazione turistica dovrebbe far vivere e pulsare il proprio centro storico quasi tutti i giorni durante i mesi estivi, proponendo novità, spettacoli teatrali, presentazioni, concerti rock, mostre.
Le sorprese sono arrivate dalle frazioni che hanno messo in piedi proposte lodevoli, basti pensare al Festival Solo Belcanto di Montisi (che ha fatto tappa per la prima volta a Montalcino) e al Festival del Cinema più Piccolo del Mondo ideato dal regista Massimo Martelli che ha fatto un gran regalo alla gente di Castelnuovo dell’Abate, anche loro attivissimi con cene, mostre e rassegne. La settimana della Giostra di Simone a Montisi ha proposto spettacoli e concerti (davvero tanta gente ha popolato il borgo), il Camigliano Blues è sempre una garanzia di buona musica e i ragazzi di San Giovanni d’Asso con il loro “Mojito Fest” sono, come sempre, da applaudire. Ovviamente c’è sempre un lavoro di squadra, istituzioni comprese, nel portare avanti eventi di questo tipo.
Se complessivamente la situazione appare positiva, è parere di più di una persona che si potrebbe fare di più proprio a Montalcino, il capoluogo, che non può essere solo vino e degustazioni. Ma anche un luogo dove sedersi la sera e vedere un ottimo spettacolo, un concerto all’aperto o discutere anche di attualità e della vita della città pubblicamente per confrontarsi su quello che va bene o sulle cose da correggere. Per questo una volta c’era la Festa dell’Unità che non è stata rifatta per il secondo anno consecutivo. Idem la Notte Bianca sostituita da un evento itinerante, questo sì, musicale, in centro. A Montalcino si sta bene, molto meglio di altri posti. E questa dovrebbe essere una ragione in più per diventare un posto di riferimento anche nell’organizzazione di eventi artistici-culturali di livello.