“Quattro anelli su quattro, gli applausi degli avversari, niente polemiche perché ha vinto semplicemente il più forte. E poi i festeggiamenti durati tutta la notte. Sì, è stata una bellissima Giostra”. Marco Bichi è senza voce, ancora incredulo ed entusiasta per la vittoria del Castello, di cui è capitano, alla Giostra di Simone n. 48. Una gara perfetta, quella del cavaliere Andrea Vernaccini sul cavallo “Snappy”, che ha trionfato centrando tutti e quattro i campanelli mettendosi dietro la rivalissima Torre, su cui ha pesato l’errore nell’ultima carriera. Per la Contrada bianco-giallo-blu è il decimo successo della storia, il terzo per Bichi, che aveva già festeggiato nel 2008 e nel 2013. Praticamente, una vittoria ogni cinque anni. “Ma la prossima spero arrivi prima”, scherza il capitano del Castello. Una Giostra resa ancor più unica dalla prova generale annullata per maltempo (“è la seconda volta, era già capitano negli anni Ottanta”, spiega Bichi) e dal sorteggio a mezzanotte “che ha aggiunto maggiore spettacolarità a questi giorni. Vedere tutto il Paese radunato in Piazza, dopo le cene propiziatorie, è stato bellissimo”.
Adesso però niente relax, perché l’11 agosto è prevista la Cena della Vittoria e il programma della Giostra va avanti per altri quattro giorni, con un recital del tenore Samuele Simoncini (6 agosto), l’osservazione del cielo stellato a cura dell’Unione Astrofili Senesi (7 agosto), la mostra video-fotografica itinerante a cura di Andrea Rabissi (8 agosto) e gli stand gastronomici fino al 9 agosto. “La Giostra di Simone sta crescendo, come qualità della gara e come numero di visitatori. Il Comitato ce la sta mettendo tutta”, conclude Bichi.
Focus: la cronaca delle Carriere della Giostra di Simone 2018
Apre la Contrada bianco verde arancio della Piazza con Adalberto Rauco, vincitore dell’edizione 2017, che manca la campanella (che comunque viene annullata dal maestro di campo Marco Reitano). Segue Vernaccini per il Castello che infila la sua prima campanella, mentre Enrico Vedovini della contrada bianco rossa blu di San Martino non riesce a infilare l’anello che invece prende Davide Parsi della Contrada della Torre, al suo esordio a Montisi.
La seconda carriera vede la Piazza prendere l’anello ma anche questa volta la carriera viene annullata dal Maestro di Campo. Le altre tre contrade invece prendono la campanella.
Nella Terza Carriera tutte le Contrade prendono la campanella .
Si arriva quindi alla quarta carriera. Prendono la Campanella Piazza, Castello e San Martino. La Torre, partita per ultima e costretta a prendere la campanella per raggiungere gli spareggi, non ci riesce e parte la festa e i canti liberatori del Castello, che riceve il “Panno” dipinto dall’artista senese Renzo Regoli dalle mani del sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli.
La vittoria per il Miglior Corteo va sempre al Castello. Quella della gara fra Sbandieratori e Tamburini va invece alla Contrada di San Martino.