“Vent’anni di Laboratorio, vent’anni di lavoro attorno a temi che sembravano desueti (la storia delle campagne e del lavoro contadino, ndr) e che improvvisamente sono tornati d’attualità, ora che ci siamo resi conto del legame inscindibile che tiene avvinghiati gli uomini alla terra. Nella speranza che il rispetto riprenda il sopravvento sulla rapina. Nella certezza che le nuove generazioni sappiano fare tesoro di ciò che altre generazioni (non proprio la nostra) ci hanno consegnato, elaborando metodi e strategie per trarre dalla terra l’essenziale per vivere, o forse qualcosa di più, nel segno del piacere e del benessere, pensando sempre, però, a ciò che oggi pomposamente chiamiamo “sostenibilità” e che nei secoli è stato, semplicemente, il modo quotidiano di vivere con intelligenza il rapporto col mondo, con la natura, con gli altri. E con gli animali, compagni da millenni della nostra vicenda storica. A loro, agli animali, alla molteplicità di rapporti che con loro gli uomini hanno intrecciato nei secoli, è dedicato il ventesimo Laboratorio di storia agraria”. Massimo Montanari, docente all’Università di Bologna e uno dei più autorevoli studiosi in Europa di Storia dell’Alimentazione, introduce l’edizione n. 20 del Laboratorio Internazionale di Storia Agraria, dal 31 agosto al 2 settembre a Montalcino. Montanari è uno dei fondatori, nonché presidente, del Centro di studi per la storia delle campagne e del lavoro contadino, organizzatore del Laboratorio e (dal 1999) del Premio “Città di Montalcino”, che andrà quest’anno allo storico Mauro Ambrosoli e al gruppo “Il Maggio”di Castiglion d’Orcia. La premiazione si svolgerà il 2 settembre a Montalcino, in Piazza del Popolo, alle ore 17.30.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024