La storia della civiltà contadina a Montalcino raggiunge quest’anno il traguardo del doppio decennio con il Laboratorio di Storia Agraria, promosso dal Centro di Studi per la Storia delle Campagne e del Lavoro Contadino (CESSCALC) che ha sede proprio nella nostra città. Segue di poco, il premio alla civiltà contadina, nato con un piccolo ritardo sul Laboratorio, sempre con il fondamentale apporto del CESSCALC ma con una sua vita autonoma, sottolineata da una giuria di nomi autorevoli nella quale, accanto ad alcuni degli storici più quotati nell’ambito della storia agraria - come Massimo Montanari, Alfio Cortonesi e Giuliano Pinto - si annoverano giornalisti, imprenditori, personalità del mondo della cultura e dell’arte come Sandro Ruotolo, Donatella Cinelli Colombini, Silvana Biasutti, Adriano Rubegni, Lisa Baracchi, Andrea Cresti, Manfredi Rutelli, oltre alle cariche istituzionali comunali, il Sindaco, Silvio Franceschelli, e l’Assessore alla Cultura Christian Bovini. Di questo anniversario “tondo” l’amministrazione comunale è particolarmente lieta. “I compleanni si festeggiano sempre; un doppio decennio, tanto più - spiega Silvio Franceschelli - il CESSCALC si mette a disposizione della realtà locale annoverando al suo interno professionisti di riconosciuto valore anche in un contesto internazionale. È una ricchezza per Montalcino che, unita alle altre personalità che ci onorano di far parte della giuria del premio, speriamo di poter ulteriormente valorizzare in futuro”. Gli fa eco l’Assessore alla Cultura, Christian Bovini: “questi due decenni passati ci hanno già dato tanto ma essi stessi possono ancora offrire dell’altro perché vorremmo valorizzare il patrimonio dei risultati scientifici raggiunti dal Laboratorio e quello socio-culturale rappresentato dai tanti premiati sia della categoria della ricerca sia di quella dello spettacolo. Vogliamo ringraziare tutto il direttivo del CESSCALC, senza il cui generoso lavoro non potremmo portare a Montalcino un’iniziativa scientifica di alto livello e un premio cui vogliamo dedicare sempre maggiore attenzione. Vi aspettiamo alla cerimonia di consegna del premio che si terrà domenica 2 settembre alle ore 17.30 in Piazza del Popolo a Montalcino”. Quest’anno verranno premiati lo studioso Mauro Ambrosoli e il gruppo “Il Maggio” di Castiglione d’Orcia. Il primo è ordinario di storia moderna all’Università di Udine ed è uno studioso che da decenni affronta i temi delle campagne con un approccio territoriale calato, però, nelle più diverse realtà continentali, oltre che con un approccio attento anche alla dimensione culturale e scientifica legata al rapporto tra uomo e ambiente: basti ricordare i suoi studi sulle campagne inglesi, su realtà italiane o sul Palladio.
Il gruppo “Il Maggio” è un insieme formato da una ventina di cantori e suonatori che incarnano a Castiglion d’Orcia una tradizione diffusa anche in altre realtà toscane e che affonda le radici assai indietro nel tempo. La piena primavera, con il passaggio, appunto, da aprile a maggio, veniva e viene festeggiata da gruppi itineranti che si spostano di podere in podere, di paese in paese, cantando e facendo festa, ricevendo in cambio cibo, vino, ospitalità. La giuria ha così ritenuto di onorare la XIX edizione del Premio con due scelte significative: per il valore in campo scientifico a livello internazionale al professor Ambrosoli e, nella dimensione propria dei gruppi folklorici, a una realtà ricca e vitale come “Il Maggio” di Castiglione d’Orcia. La Montalcinonews è media partner del Laboratorio di Storia Agraria.