Istituto Agrario passa da Montalcino a S.Giovanni d’Asso

La sezione di Montalcino dell’Istituto Agrario “Ricasoli” di Siena si sposterà a San Giovanni d’Asso. Non è ancora stata comunicata l’ufficialità ma da informazioni raccolte dalla Montalcinonews dovrebbe arrivare a breve. L’Agrario, che per l’anno scolastico 2018/2019 ha visto aumentare sensibilmente le proprie iscrizioni, si trasferirà dall’edificio di Prato Ospedale, attualmente in co-abitazione con il Liceo Linguistico “Lambruschini”, alle ex scuole medie di San Giovanni d’Asso in un immobile di proprietà dell’amministrazione comunale. Ancora incerti i tempi di spostamento, perché ovviamente dovranno essere fatti prima lavori e inteventi vari. Di certo le lezioni non inizieranno in questo anno di studi che sta ormai per iniziare e quasi sicuramente nemmeno nel prossimo. Si vedrà. Due scuole, l’Agrario e il Linguistico, sotto un unico tetto, è un problema che fino adesso non è stato di poco conto. Perché se già si vengono a formare due nuove classi ogni anno (anche se tra meno di un mese ci sarà una sola prima per entrambi gli Istituti) le aule rischiano di “collassare”. Una soluzione andava trovata e al più presto. Sembrerebbe, dunque, averla spuntata San Giovanni d’Asso che, alla luce anche della notizia che abbiamo dato pochi giorni fa del progetto del resort di lusso, potrebbe rilanciarsi sotto più aspetti e collocarsi in una posizione di maggiore centralità anche per i collegamenti. Si parla anche di terreni che potrebbero essere presi per le attività pratiche della scuola, un’intenzione che andrebbero di pari passo con quella di gestire l’area boschiva (comprensiva di due casolari) messa a bando dall’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia per l’affidamento in concessione del patrimonio agricolo forestale di Montalcino. Se San Giovanni d’Asso, paese del tartufo, e la vicina Montisi, centro di eccellenza per l’olio, potrebbero trarre certamente benefici dall’insediamento dell’Agrario, sfumerebbe invece per Montalcino, una delle capitali mondiali del vino, questa possibilità. E non tutti sembrerebbero d’accordo, così come ad avere una scuola in meno nel centro storico.