Se c’è un parametro che sta a cuore alle aziende private del vino italiano, è la redditività, su cui si è focalizzata ancora una volta l’analisi della giornalista Anna Di Martino, riportata da WineNews. In questo senso, con un rapporto tra ebitda e fatturato superiore al 20%, al primo posto si piazza anche quest’anno la Tenuta San Guido del Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, ovvero la celebre maison di Bolgheri dove nasce e dove è custodito il Sassicaia, tra i vini più quotati al mondo, con un indice del 53,45%. Il secondo posto è ancora una volta della Marchesi Antinori, con un rapporto del 46,11%, che cresce di ben 4 punti rispetto allo scorso anno, nonostante i continui investimenti aziendali e a fronte di un fatturato che ha superato i 200 milioni, sei volte superiore a quello della cantina di Bolgheri, prima della classe. Non mancano poi altre aziende che producono Brunello di Montalcino. Al quarto posto della classifica di Anna Di Martino per “Corriere Economia” troviamo la Marchesi Frescobaldi con il 32,86%. All’ottavo posto Famiglia Cotarella, con il 26,2%. Scendendo fino a quota 19%, il campionato della redditività incrocia anche la toscana Cecchi, tra le cantine che più stanno investendo nella produzione.
È sempre riservata alle aziende private e alle famiglie in particolare, anche la speciale graduatoria che raccoglie le proprietà viticole più importanti. Sul gradino più alto, come sempre, Marchesi Antinori, di gran lunga la numero uno con 2.880 ettari in produzione: 200 ettari in più dello scorso a seguito degli ultimi acquisti in Toscana, e a riprova di come terra e vigna siano sempre l’asset decisivo nella strategia operativa della antica maison presieduta da Albiera Antinori. Alle spalle della numero uno, solo tre aziende possono vantare una proprietà superiore ai 1.000 ettari. Sono la Zonin 1821 (con 1.990 ettari), la Marchesi Frescobaldi (1.350 ettari, 100 in più del 2016) e la Castello Banfi, la maggiore azienda di Montalcino della famiglia italo americana Mariani-May, che proprio quest’anno festeggia i suoi primi 40 anni di attività nella preziosa terra del Brunello. Tra le cantine che vantano un’estensione di vigneti superiore ai 200 ettari c’è anche Cecchi (298 ettari) e Tenute Piccini (l’azienda toscana ha potenziato di 30 ettari le sue proprietà vitate) e Agricola San Felice.